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GdF di Vicenza: liberazione di due diciottenni rumene in schiavitù, particolari e video

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 3 Dicembre 2010 alle 11:53 | 0 commenti

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Guardia di Finanza di Vicenza  -  Terribile la scoperta, da parte dI due ragazze, amiche d'infanzia, del reale futuro che le attendeva una volta giunte in Piemonte, circa un mese fa: le due donne, acquistate per una cifra complessiva di 10.000 euro da un soggetto di origine albanese domiciliato ad Alessandria, che ne ha contrattato il prezzo da un rumeno che le aveva portate in Italia con l'inganno, con il miraggio di un lavoro regolare, sono state segregate in due appartamenti di Alessandria e lì seviziate, per poi essere avviate alla prostituzione (video e interviste).

Ma la Guardia di Finanza di Vicenza, che stava conducendo una più vasta indagine nel contrasto allo spaccio di droga, sotto la direzione del Sostituto Procuratore presso la locale Procura, Dott.ssa Claudia Dal Martello, era riuscita a scoprire quanto stava accadendo e si è immediatamente messa sulle tracce dei malviventi che "trattavano" esseri umani .

Due degli arrestati I finanzieri, sapientemente e costantemente coadiuvati da personale della Squadra Mobile della Questura di Alessandria, con i quali si è sviluppata una collaborazione sinergica ed efficacissima, sono risaliti, a seguito di 4 perquisizioni domiciliari delegate dall'A.G. berica, condotte nella notte tra il 1° ed il 2 dicembre u.s., a due abitazioni site ad Alessandria, rispettivamente in uso ad una cittadina rumena e ad un albanese, ove erano state sequestrate le due giovanissime amiche rumene.

Al momento dell'accesso nei due appartamenti, venivano trovate, in condizioni di degrado e incuria, circa dieci persone di origine balcanica, di nazionalità rumena ed albanese, giacenti su letti ricavati da materassi o da semplici coperte distese sul pavimento. Le giovani ragazze, tenute sotto chiave nei due distinti appartamenti, erano controllate a vista: all'atto dell'intervento, solo una della due era presente.

Altri 2 arrestatiL'altra, infatti, proprio nel pomeriggio di ieri - allorquando le attività in Alessandria erano già in corso da parte dei finanzieri e dei poliziotti - veniva sottoposta a controllo da una pattuglia dei Carabinieri di Felizzano (AL) e, in tale frangente, scoppiava e piangere, determinandosi a raccontare ai militari dell'Arma la propria terribile avventura.
Informato dai Carabinieri il magistrato competente, dr. Giancarlo VONA, Sostituto Procuratore della Repubblica di Alessandria, questi interessava immediatamente i finanzieri ed i poliziotti.

Terribile la storia delle due amiche.

Dopo tre giorni di permanenza in Italia, le ragazze erano state costrette a dividersi, per essere segregate in due distinti appartamenti. Picchiate ripetutamente, erano state indotte a prostituirsi, adescando i clienti per strada, sotto stretta osservazione,
I proventi dell'attività di meretricio venivano immediatamente sottratti alle due povere giovani, cui non venivano offerti altro che sigarette e preservativi, tra l'altro "contando" il numero alle stesse consegnato, per poter così controllare l'effettivo numero dei rapporti loro imposti.

Durante la notte, le due amiche erano obbligate, dunque, - sotto la pena di violenze fisiche ancor maggiori - a vendere il proprio corpo ad estranei, mentre di giorno venivano rinchiuse in casa, al buio, separate e ridotte a dormire sul pavimento, con solo un brandello di coperta a disposizione.

In due diverse circostanze, le giovanissime ragazze avevano tentato vanamente la fuga. Infatti, una delle due, tra l'altro madre di una bambina di un anno e mezzo, era stata aggredita dal suo aguzzino, il quale l'aveva picchiata selvaggiamente e minacciata di ritorsioni nei confronti della figlia, tuttora in Romania.
Ancor peggio era andata alla sua amica del cuore che, nel tentativo di evadere dall'appartamento-prigione in cui era stata rinchiusa, era stata raggiunta da connazionale, il quale l'aveva malmenata con una violenza tale da farle perdere conoscenza.

Individuati i responsabili, i finanzieri ed i poliziotti, congiuntamente, hanno provveduto all'arresto, per sequestro di persona, oltre che per induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, di 4 soggetti, due dei quali di origine albanese e due di nazionalità romena, tra cui un uomo e una donna, carcerieri delle ragazze.
Uno dei cittadini albanesi arrestati, era colui che aveva "acquistato" le giovanissime, mentre l'altro connazionale - tra l'altro, entrambi residenti a Lonigo (VI) - era in trattativa per l'acquisto di una delle due per una cifra di circa 3.000 euro. Ad "affare concluso", avrebbe portato la sventurata nel comune vicentino per poi ivi costringerla a prostituirsi.

Si è proceduto, inoltre, alla denuncia di un'ulteriore donna rumena, presente in uno degli appartamenti perquisiti ed accusata di concorso nei reati di induzione e favoreggiamento della prostituzione,

Il tempestivo e tenace intervento degli uomini delle fiamme gialle e della Polizia di Stato - esempio di sinergia operativa non comune - ha permesso di assicurare alla giustizia i responsabile e, soprattutto, salvare le due giovani donne, orientate a rientrare quanto prima nel loro Paese di origine.


L'episodio in questione non sembra rappresenti un caso isolato: le organizzazioni criminali, come quella sgominata, sono dedite ad una vera e propria tratta di esseri umani: giovanissime donne, al limite della maggiore età, vengono portate in Italia con l'illusione di un lavoro regolare, qui acquistate da aguzzini senza scrupoli ed indirizzate senza pietà ad un destino di violenza e sofferenza.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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