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Donazzan tra 15 mila iscritti Garanzia Giovani e no riforma scuola Renzi
Mercoledi 22 Aprile 2015 alle 23:39 | 0 commenti
L’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan commenta il nuovo report su Garanzia Giovani in Veneto e annuncia che la Regione è contraria al disegno di legge sulla riforma della scuola
Ad aprile 2015, oltre 11.000 ragazzi iscritti a Garanzia Giovani in Veneto risultano occupati o in tirocinio e altri 4.300 hanno avuto almeno un’occasione di lavoro dopo l’adesione. È quanto emerge dal terzo report di Monitoraggio realizzato da Regione del Veneto e Veneto Lavoro, con dati aggiornati al 14 aprile 2015.I dati su Garanzia Giovani in Veneto ci fanno ben sperare e ci pongono ai vertici in Italia per capacità  di gestione del Programma. Le adesioni proseguono al ritmo di circa 3.000 al mese e continua adaumentare anche la percentuale di quanti ricevono concrete opportunità di lavoro o formazione. È la dimostrazione che il lavoro svolto in questi mesi sta dando i suoi frutti.
Le adesioni totali hanno raggiunto quota 36.899. Escludendo quelle annullate per mancata presentazione agli Youth Corner entro i 60 giorni stabiliti o per attivazione in un’altra regione, le adesioni effettive sono 23.034, con 19.662 (85%) giovani che hanno già stipulato il patto di servizio.
Il 91% delle adesioni ha riguardato cittadini italiani, con un prevalenza di giovani, residenti in Veneto, di età compresa tra i 20 e i 24 anni. Il 70% dei ragazzi che hanno firmato il patto di servizio è laureato o diplomato e tre su quattro risultano facilmente occupabili, hanno cioè un indice basso o medio-basso di necessità di aiuto. Quasi tutti si sono dichiarati disponibili a esperienze di tirocinio (93%) e formazione (69%), mentre una quota rilevante di giovani si è dimostrata interessata anche a percorsi di inserimento, orientamento e accompagnamento al lavoro.
Si segnala in aumento la percentuale di quanti risultano occupati o hanno avuto occasioni temporanee di impiego: considerando il totale degli aderenti, ad aprile 2015 il 30% sta lavorando e un altro 12% ha comunque lavorato dopo l’adesione. Tra gli occupati, il 33% è a tempo determinato, il 31% sta svolgendo un’attività di tirocinio e il 16% è in apprendistato.
Il report mensile di Monitoraggio di Garanzia Giovani in Veneto è disponibile nella sezione statistiche del portale dedicato www.garanziagiovaniveneto.it e sul sito di Veneto Lavoro,www.venetolavoro.it.
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La nota sulla scuola:
"Esprimo il parere contrario del Veneto al disegno di legge sulla riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione, Ddl che sembra avere come obiettivo prioritario lo stravolgimento dell'attuale assetto. Anche il metodo con cui si persegue il cambiamento auspicato appare discutibile, lasciando poco spazio al confronto". È quanto si legge nella nota inviata dall'assessore all'Istruzione della Regione del Veneto, Elena Donazzan, alla IX Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca della Conferenza Stato-Regioni, sul disegno di legge "recante riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti". "Per migliorare la qualità del sistema dell'istruzione e della ricerca - prosegue Donazzan - occorre prima di tutto trovare la soluzione che consenta di stabilizzare i precari, che da anni lavorano tra molteplici difficoltà , anziché smantellare lo stato giuridico e retributivo dei docenti". "Gli interventi sulla distribuzione territoriale degli organici, ipotizzati nel disegno di riforma, costringerebbero i docenti, per adempiere il loro dovere, a massicci spostamenti da una provincia all'altra: eventualità da scongiurare perché attorno all'insegnante c'è una famiglia, che va tutelata come valore. Anche la previsione delle nomine triennali dei docenti, che consente al termine del periodo di non riconfermare i docenti di seconda e terza fascia d'istituto - aggiunge l'assessore regionale - rischia di rivelarsi un fattore di instabilità del sistema, minando pesantemente la continuità didattica a cui hanno pieno diritto i ragazzi". "Segnalo inoltre come nel disegno di riforma, nonostante il riferimento alla formazione, manchi un qualsiasi rinvio esplicito ai sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, che in Veneto, voglio ricordare, hanno svolto un ruolo fondamentale nell'innalzamento complessivo della qualità dell'istruzione secondaria. Ne sono prova i dati sulla dispersione scolastica, in linea con gli obiettivi europei e i risultati OCSE Pisa 2012, che collocano la nostra Regione ben al di sopra della media italiana, con risultati prossimi a quelli dei Paesi OCSE primi classificati". "D'altra parte non è presente un disegno strategico di governance condivisa con i territori, dalla quale non si può prescindere, finalizzata da un lato al coordinamento degli interventi, dall'altro alla necessaria considerazione delle diverse specificità ", sottolinea Donazzan. "Aggiungo infine come il disegno di riforma penalizzi anche le scuole paritarie, che in Veneto hanno un ruolo importante. Per questi motivi il Veneto condivide e sostiene gli emendamenti proposti dalla Lombardia, in quanto finalizzati a correggere almeno parzialmente una riforma che non sembra considerare minimamente l'esistenza e il ruolo della formazione professionale e delle scuole paritarie", conclude Donazzan.Â
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