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Garanti dei detenuti, oggi a Vicenza l'incontro nazionale

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 5 Giugno 2012 alle 16:36 | 0 commenti

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Comune di Vicenza  -  Oggi Vicenza ospita un incontro nazionale con i garanti dei detenuti di alcuni Comuni italiani. Hanno accolto l'invito, oltre al garante dei detenuti di Vicenza, Federica Berti, i garanti dei detenuti dei Comuni di Firenze, onorevole Franco Corleone, di Verona, Margherita Forestan, di Ferrara, Marcello Marighelli, di Rovigo, Livio Ferrari, di Pisa, Andrea Callaioli. Questa mattina alle 11 i partecipanti, riuniti in sala giunta a palazzo Trissino, hanno avuto modo di ascoltare la presentazione del piano triennale della città per le persone in esecuzione penale, tra i primi in Italia, da parte dell'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari.

Successivamente è stata loro illustrata la situazione della casa circondariale di Vicenza a cura della garante dei detenuti di Vicenza, Federica Berti. Il pomeriggio, in contrà mure San Rocco, sede dell'assessorato alla famiglia e alla pace, sarà dedicato ad un confronto con il presidente della quinta commissione consiliare "Servizi alla popolazione" Vittorio Corradi, alcuni consiglieri comunali e i componenti della consulta del carcere. L'incontro è stato presentato oggi in sala stucchi a Palazzo Trissino dall'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari e dalla garante dei detenuti del Comune di Vicenza, Federica Berti. Inoltre erano presenti i garanti dei detenuti dei Comuni di Firenze, l'onorevole Franco Corleone, di Verona, Margherita Forestan, di Ferrara, Marcello Marighelli, di Rovigo, Livio Ferrari. "Oggi a Vicenza ospitiamo l'incontro tra alcuni garanti dei detenuti con i quali sarà possibile approfondire la situazione del carcere a Vicenza traendo spunti per il miglioramento delle condizioni dei detenuti attraverso il confronto tra le diverse realtà - spiega l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari -. Lo scorso anno Vicenza, tra le prime in Italia, si è dotata di un piano triennale della città per le persone in esecuzione penale, un vero e proprio impegno che la città si assume nei confronti del carcere. Inoltre da alcuni mesi è stata istituita la figura del garante dei detenuti che a titolo volontario assume un ruolo di mediazione tra le diverse figure afferenti al carcere. Una prima parte dell'incontro tra garanti si è tenuta questa mattina e proseguirà nel pomeriggio con un confronto anche con consiglieri comunali e componenti della consulta del carcere". "Il carcere di Vicenza ad oggi ospita 330 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 146 e di una capienza tollerabile di 292, con un evidente sovraffollamento - dichiara la garante dei detenuti del Comune di Vicenza, Federica Berti -. Il governo ha stabilito che il carcere verrà ampliato con la costruzione di nuovi padiglioni per la capienza complessiva di 200 posti, suddivisi in 64 camere da 3 posti con la possibilità di ospitare se necessario fino a 5 detenuti. Una situazione che non andrà certo a migliorare l'attuale visto che verranno sottratti spazi esterni ai detenuti, poiché i nuovi padiglioni sorgeranno all'interno dell'area del carcere. E' mia intenzione approfondire il tema per cercare di capire se le nuove celle siano sufficientemente spaziose visto che le attuali misurano 12 metri quadrati e ospitano da due a 3 detenuti che lì trascorrono la maggior parte della giornata". "In questa zona d'Italia ci sono molti garanti dei detenuti e il mondo del volontariato che gravita attorno alle carceri è appassionato - interviene il coordinatore nazionale dei garanti dei detenuti onorevole Franco Corleone -. Purtroppo il problema del sovraffollamento colpisce anche questo territorio ritengo per un motivo fondamentale: numerosi ingressi sono determinati dal reato di detenzione e spaccio. E questo accade anche a Vicenza dove su 330 detenuti 153 sono entrati proprio per questo motivo. Il carcere di Vicenza non avrebbe bisogno di un ampliamento se si pensasse a rimpatriare i detenuti stranieri. In ogni caso mi auguro che nelle nuove costruzioni siano rispettati i diritti delle persone. È importante, inoltre, che il carcere non sia separato dalla città". Il coordinatore nazionale dei garanti dei detenuti onorevole Franco Corleone, garante del Comune di Firenze, ha recentemente scritto una lettera aperta ai garanti, al mondo del volontariato e alle associazioni di impegno civile a sostegno dell'amnistia e della riforma della legge sulle droghe, obiettivi da raggiungere per risolvere il problema del sovraffollamento del carcere. La precedente periodica riunione tra i garanti dei detenuti si è tenuta nel novembre 2011 a Ferrara durante la quale è stata elogiata la comunità vicentina per l'ampio intervento del mondo del volontariato e della rete presente intorno alla casa circondariale e alle persone in esecuzione penale. Inoltre hanno accolto con estremo favore il piano triennale della città per le persone in esecuzione penale, approvato all'unanimità dal Consiglio comunale del 28 settembre 2011, tanto che hanno espresso il desiderio di averne alcune copie come spunto per simili lavori nelle loro realtà locali. Il garante dei detenuti è una figura presente in 23 paesi dell'Unione europea. I garanti in Italia (non esiste una legge che disciplina la figura a livello nazionale) ricevono segnalazioni sul mancato rispetto della normativa penitenziaria, sui diritti dei detenuti eventualmente violati o parzialmente attuati e si rivolgono all'autorità competente per chiedere chiarimenti o spiegazioni, sollecitando gli adempimenti o le azioni necessarie. I garanti possono effettuare colloqui con i detenuti e possono visitare gli istituti penitenziari senza autorizzazione, secondo quanto disposto dagli articoli 18 e 67 dell'ordinamento penitenziario (novellati dalla legge n. 14/2009). Le regioni che hanno istituito la figura del garante sono: la Campania, l'Emilia Romagna, il Lazio, la Lombardia, le Marche, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Toscana e l'Umbria. I garanti provinciali sono stati istituiti a Enna, Ferrara, Lodi, Milano, Padova e Trapani. Sono, infine, stati istituti quelli Comunali a Bergamo, Bologna, Bolzano, Brescia, Ferrara, Firenze, Livorno, Nuoro, Pescara, Piacenza, Pisa, Reggio Calabria, Roma, Rovigo, San Severo (FG), Sassari, Sondrio (SO), Sulmona (AQ), Torino, Verona e Vicenza. Anche Vicenza da dicembre 2011 ha un garante dei detenuti, Federica Berti, che ha iniziato in dicembre la sua attività alla Casa circondariale di Vicenza. Federica Berti è presente e disponibile ad incontrare i detenuti che hanno bisogno di un suo intervento ogni giovedì dalle 9 alle 12. Il garante sarà inoltre disponibile nella sede del Settore servizi sociali ed abitativi, in contrà Mure San Rocco 34, dove riceverà su appuntamento i famigliari dei detenuti e chi è in esecuzione penale esterna (telefonare dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.30 e il martedì e giovedì dalle 16.30 alle 18 allo 0444222539, [email protected].)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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