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Garanti dei detenuti, oggi a Vicenza incontro nazionale: denunciati sprechi e assenteismo

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 5 Giugno 2012 alle 15:50 | 0 commenti

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Oggi, martedì 5 giugno, si sta svolgendo a Vicenza l'incontro nazionale dei garanti dei detenuti, l'occasione giusta per presentare e commentare il piano triennale della città per le persone in esecuzione penale e per descrivere la situazione della casa circondariale di Vicenza in cui ha appena iniziato ad esercitare la sua funzione di garante Federica Berti (nella foto da dx: Giovanni Giuliari, Margherita Forestan, Federica Berti, Franco Corleone, Livio Ferrari e Marcello Marighelli).

«Sono da poco quì - ha detto la garante durante l'odierna conferenza stampa con l'assessore Giovanni Giuliari a fare da padrone di casa per gli ospiti - per cui sto cercando di conoscere rapidamente tutti gli aspetti che riguardano il S. Pio X e la sua integrazione nel tessuto cittadino, per cui sta lavorando da tempo l'amministrazione».

Rinviando al successivo comunicato ufficiale per i dettaglil, contnuiamo a sottolineare alcune riflessioni dei presenti continuando con Federica Berti: «Voglio anche monitorare l'ampliamento del carcere con 200 posti in 63 celle da 2/3 detenuti. Vorrei verificare, ad esempio, alcune questioni, come il fatto che le celle già siano in allestimento, invece, in versione da "super affollamento" con 5 posti per cella e la rispondenza del refettorio ai requisiti di socializzazione per i detenuti».

Alla conferenza stampa, assenti anche se annunciati il sindaco Achille Variati e il direttore della casa circondariale di Vicenza Fabrizio Cacciabue, erano presenti anche i garanti dei detenuti dei Comuni di Firenze, l'onorevole Franco Corleone, che è anche coordinatore nazionale dei garanti, di Verona, la vicentina Margherita Forestan, di Ferrara, Marcello Marighelli, di Rovigo, Livio Ferrari, di Pisa, Andrea Callaioli.

Corleone in particolare, ricordando una sua precedente visita, sia pure in una differente veste, col vescovo Nonis al carcere vicentino e rifacendosi al dettato costituzionale che vorrebbe il carcere come «luogo di recupero e di ri-immissione nella società dei detenuti, e non come luogo di "tortura" per persone lì ammassate anche per piccoli reati» ha ricordato il lavoro che si sta svolgendo, «anche con un appello consegnato oltre un mese fa al presidente Giorgio Napolitano, perchè certi reati di droga siano ricondotti all'uso personale e non allo spaccio che scatta al superamento anche di quantità minime e con pene dai sei ai venti anni, superiori a quelle previste per reati di mafia. Non è certo il carcere, infatti, il luogo più adatto per recuperare dei tossicodipendenti e il prevedere un reato specifico di "utilizzo di piccole dosi" con pene ridotte consentirebbe di trattare il problema diversamente e riducendo di moltissimo l'affollamento carcerario, disumano e anticostituzionale».

A quanto detto dal coordinatore dei garanti hanno fatto eco gli altri partecipanti alla conferenza stampa con Livio Ferrari, di Rovigo, che ha denunciato anche «l'incomprensibile uscita del ministro Severino che ha detto che "i detenuti potrebbero aiutare nella ricostruzione psot terremoto", quando da un ministro non ci si aspetterebbe solo una frase ad effetto ma un progetto definito».

Il garante dei detenuti della città in cui è nata la figura del garante, "studiata" anche da Giovanni Giuliari, ha evidenziato anche delle enormi contraddizioni tra il luogo comune che vuole attivi in Italia non abbastanza guardia carcerarie e la constatazione che: «siamo tra i paesi col maggior rapporto agenti-detenuti, solo che in media sono assenti dal lavoro per dichiarata malattia 20.000 guardie carcerario al giorno a fronte di un organico che supera di poco il doppio di chi non si presenta!".

Ad uscirne dalla conferenza stampa odierna è la solita Italia, quella degli sprechi e dei favoritismi: sulle "attenzioni" di Berti sull'ampliamento del S. Pio X, sulle "scudisciate" di Marcello Marighelli sull'assenteismo e sulle"lagnanze" sulle pene eccessive per piccoli reati di droga di Corleone incombe la domanda di quest'ultimo, che, fatta come coordinatore nazionale dei garanti, pesa ancora di più: «Perchè si ampliano e si costruiscono, magari solo con logiche ... edilizie, carceri dove non servono, come, nel primo caso, a Vicenza, e, nel secondo, a Camerino, dove si progetta una casa circondariale per 500 detenuti, e, invece, nulla si fa dove l'addensamento di detenuti è macroscopico, come in Campania dove sono ben 12.000 i condannati oggi a pene detentive?»


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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