Galan: "Conte non è una brava persona". Vicecapogruppo di Fli replica al ministro
Giovedi 16 Dicembre 2010 alle 18:28 | non commentabile
Giorgio Conte, Fli - È singolare il concetto di "brava persona" che il ministro Galan ha utilizzato nei confronti dell'on. Conte, al quale si è rivolto con tono polemico ma anche con quella solita arroganza in stile Pdl. Secondo Galan l'on. Conte non è una brava persona semplicemente perché non gli obbedisce, perché non la pensa come lui, perché si è permesso di dissentire sulla conduzione del partito e del governo o semplicemente perché ha preferito rimanere coerente al percorso indicato da Fini sin dal congresso fondativo del Pdl (sarebbe utile che il ministro si rileggesse quell'intervento).
In relazione ai meriti che Galan si attribuisce per il suo rientro alla Camera dei Deputati, l'on. Conte è bene informato di quante e quali pressioni siano invece state esercitate proprio dagli amici di Galan per impedirgli di tornare a Montecitorio, tenuto conto che era noto, anche alla stampa nazionale, che Conte non avrebbe mai tradito il patto con l'on. Fini. Meglio quindi sorvolare per carità di Patria.
Mentre non si può sorvolare sul fatto che la candidatura del 2008 al Parlamento l'on. Conte la deve unicamente a Fini, nella famosa quota del 30% riservata per i candidati provenienti da AN, non certo a Berlusconi ne' tantomeno a Galan. Un concetto questo che dovrebbe essere chiaro, ma che invece, purtroppo, non lo è neppure a molti consiglieri e assessori regionali oltre che a deputati e senatori.
Se invece il ministro intende attribuire altri significati al concetto di "brava persona", l'on. Conte non teme alcuna illazione e rivendica con fermezza la dignità e la coerenza delle sue scelte.