FSI-USAE Vicenza, sciopero nazionale del personale delle P.A. per il mancato rinnovo dei contratti
Mercoledi 17 Maggio 2017 alle 17:12 | 0 commenti
Il 12 maggio, in occasione dello Sciopero Nazionale del personale della P.A. per il mancato rinnovo dei contratti proclamato dalla Organizzazione Sindacale FSI USAE , una delegazione di dirigenti sindacali della Segreteria Territoriale di Vicenza hanno svolto un presidio per poi essere ricevuti in Prefettura, dove hanno consegnato un documento contro l'accordo sottoscritto a novembre 2016 da CGIL, CISL e UIL. "Quell'accordo", ricorda Rosolino Russelli Segretario Territoriale FSI USAE di Vicenza "tradisce gli impegni che gli stessi soggetti avevano preso con i protocolli del 2009 che prevedevano tra le altre cose l'introduzione dell'indice IPCA quale strumento base di riferimento per la valutazione dell'indicizzazione degli aumenti contrattuali per i lavoratori della Pubblica Amministrazione. L'accordo siglato tra il Ministro Marianna Madia e CGIL, CISL e UIL non prevede alcun aumento per il periodo 2013- 2015 e prevede aumenti medi pro-capite di 85 euro per il triennio 2016-2018 (85 Lordi solo per l'anno 2018)".
"Si tratta comunque di una cifra piu' che dignitosa",disse la Furlan. "Fatto un buon lavoro" disse la Camusso. "È il cambio di passo che volevamo" , disse Faverin. "Ma come si può essere soddisfatti di un accordo del genere dopo 8 anni di mancato rinnovo contrattuale? Se consideriamo poi che questi 85 Euro vanno ad assorbire i famosi 80 Euro netti del bonus Renzi, allora possiamo proprio dire che i
lavoratori sono stati presi in giro"è quanto dichiarato da Russelli. Di qui la necessità di alzare la voce e di far sentire che nella Pubblica Amministrazione c'è la presenza di una organizzazione sindacale autonoma ed indipendente, com'è FSI-USAE , che ha messo in atto uno Sciopero Nazionale ed in
concomitanza una serie di manifestazioni sotto le Prefetture di tutta Italia, per dire fine al Precariato all'interno della P.A. ed esprimere la ferma disapprovazione per la quantificazione economica prevista nell'accordo del 30 novembre 2016, e rivendicando , da subito, con questa tornata contrattuale, il recupero contrattuale del triennio 2013-2015 e il riallineamento degli andamenti retributivi e contrattuali dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni centrali e locali con quanto avvenuto
per i lavoratori del lavoro privato chiedendo il finanziamento del contratto dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni centrali e locali, con le risorse necessarie a garantire aumenti adeguati che ha indicato in una cifra che, al netto degli 80 euro di decontribuzione, si può quantificare in 250 euro mensili medie pro capite.
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