Front office comune di Vicenza in via Torino, Claudio Cicero: dopo il fondo immobiliare il sindaco Variati rivaluti anche questa ipotesi
Sabato 9 Dicembre 2017 alle 12:32 | 1 commenti
"Dopo aver ritirato il progetto di fondo immobiliare -e, anzi, proprio a partire da ciò - il sindaco Achille Variati rivaluti anche il progetto di front office in via Torino". Il Consigliere comunale Claudio Cicero interviene nella nota che pubblichiamo sulla proposta dell'Amministrazione Variati di aprire un front office dei servizi comunali in via Torino, articolando un'ampia serie di considerazioni: "Il progetto di fondo immobiliare, pur profondamente sbagliato tanto da non convincere neppure la maggioranza che sostiene il Sindaco, in sé poneva un tema interessante, quello della sede unica per gli uffici comunali".
E' questa - prosegue Cicero - un'esigenza, economica e funzionale, con la quale ci si dovrà confrontare, seppure non nei termini posti in questi anni dall'Amministrazione Variati. Un'esigenza che ho sempre sostenuto, sia in campagna elettorale e sia con la proposta di avviare un ragionamento sulla sede ex BPVi in via Btg. Framarin.


Proprio al tema di una sede unica per gli uffici si lega anche la proposta, anch'essa sbagliata nei tempi e nei modi, di trasferire in via Torino un front office per i servizi di diretto accesso del cittadino. Ebbene, dopo aver ritirato la proposta del fondo immobiliare il Sindaco abbia il coraggio e la decenza di ritirare anche il progetto di front office, che di quella proposta era corollario e anticipazione povera in vista della campagna elettorale.

Trasferire in via Torino solo alcune mere funzioni di sportello - prosegue il Consigliere Cicero - lasciando i ‘back office' sparsi tra le fin troppe sedi comunali non risolve nulla, tanto più in termini di costi e funzionalità dei servizi. Non sono chiare neppure l'articolazione degli uffici e le competenze dirigenziali, creando non poco malumore tra gli stessi dipendenti e funzionari chiamati a seguire questo spot elettorale del duo Variati-Zanetti.

 Abortita l'ipotesi del nuovo municipio, a cui Variati avrebbe fatto bene a dedicarsi nel primissimo periodo del suo decennio di governo, la mia proposta parte da una seria rivalutazione dello stabile di via Torino, da affidare al giusto prezzo ad un privato per ricavarne abitazioni, uffici e negozi. La cifra incassata e quella risparmiata dall'ipotesi front office siano destinate ad una riorganizzazione seria delle sedi comunali, con una loro riduzione. A partire da palazzo Uffici, lugubre facciata di piazza Biade, dove si stanno già investendo denari per evitare che crollino i soffitti, e dove si potrebbero ricavare uffici moderni, arredati decorosamente, ben organizzati e segnalati, in grado di migliorare sia l'attività di front office che di elaborazione delle pratiche. Il tutto mantenendo in centro storico funzioni pregiate ed in grado di sostenere servizi e commercio.

 Il Sindaco Variati abbia dunque il coraggio di ritirare anche il progetto di front office in via Torino, sbagliato almeno quanto il progetto di fondo immobiliare. Eviti l'ennesimo sperpero di denaro pubblico alla ricerca di una finta efficienza che rischia solo di trasformarsi in un ulteriore appesantimento della macchina comunale. Come opposizione gliene renderò merito.".
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