Frodi fiscali, GdF Vicenza: scoperti redditi evasi e violazioni Iva per 265 mln
Giovedi 3 Maggio 2012 alle 17:18 | 0 commenti
Guardia di Finanza di Vicenza - Nei primi quattro mesi dell'anno la Guardia di Finanza di Vicenza ha denunciato all'Autorità Giudiziaria 69 persone per reati di frode fiscale. Dalle indagini degli uomini delle Fiamme Gialle é emerso che nel 30% dei casi avevano emesso fatture per operazioni inesistenti. Un altro 22% dei soggetti denunciati non ha presentato la dichiarazione dei redditi mentre un 28% ha nascosto o distrutto la contabilità ; il 12% ha presentato dichiarazioni fraudolente, mentre il 7% le ha presentate infedeli.
L'attività ha permesso di scoprire redditi evasi e violazioni all'Iva per quasi 265 milioni di Euro. Il dispositivo di lotta al fenomeno delle frodi fiscali, sviluppatosi con approfondimenti incentrati sulla verifica della posizione fiscale di taluni soggetti, ha consentito di individuare, nel corso della complessiva attività investigativa, numerose imprese che, avvalendosi di fatturazioni per operazioni inesistenti, hanno abbattuto illegittimamente il proprio reddito imponibile per diversi milioni di euro ed ottenuto, nel contempo, indebite detrazioni di iva. Le investigazioni della Guardia di Finanza hanno, inoltre, portato a rilevare l'omessa presentazione delle prescritte dichiarazioni fiscali da parte di taluni soggetti coinvolti nel meccanismo illecito per un totale di ricavi non dichiarati per quasi 47 milioni di Euro. Gli autori della frode operavano principalmente nel settore del commercio delle pelli e delle sponsorizzazioni secondo il noto sistema delle cd. "frodi carosello". Altre società , accomunate dalle medesime condotte illecite, operavano invece nei settori più svariati, dalla grafica pubblicitaria all'intrattenimento, al commercio al dettaglio di biancheria. Venuto alla luce anche il caso di un "imbianchino" vicentino che sistematicamente consegnava ai propri clienti fatture in bianco dietro pagamento di una somma di denaro, con la consapevolezza che i destinatari le avrebbero compilate e utilizzate loro piacimento. Dal 2006 al 2011 sono state emesse fatture false per circa 60 milioni di Euro a fronte di un volume d'affari reale, anch'esso non dichiarato, di circa 900 mila Euro. Tra i denunciati figura anche un'impresa individuale sita nell'alto vicentino, esercente l'attività del commercio di bancali ("Palletts"). Lo stesso risulta aver omesso la presentazione delle prescritte dichiarazioni annuali ai fini delle imposte dirette ed indirette, durante gli anni dal 2007 al 2010, per oltre 1.300.000 Euro. E' scattata una denuncia anche nei confronti del titolare di una ditta individuale bassanese esercente l'attività di intonacatura e stuccatura per omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali e occultamento /distruzione di documenti contabili; condotta reiterata per ben 6 anni d'imposta. Come già comunicato nello scorso mese di febbraio, articolate indagini di polizia giudiziaria hanno consentito, altresì, di smantellare una vera e propria organizzazione criminale dedita all'emissione e utilizzo di fatture false nel settore della carpenteria metallica e della realizzazione di impianti per alimenti; 40 i soggetti coinvolti a vario titolo su tutto il territorio veneto, in Lazio e in Lombardia. Eseguite 5 ordinanze di custodia cautelare; scattati provvedimenti di sequestro preventivo per un controvalore pari a oltre 3 milioni e mezzo di Euro. Nel mirino anche un soggetto di etnia cinese operante nel settore del confezionamento di abbigliamento, il quale, pur avendo presentato la dichiarazione annuale, aveva omesso il versamento dell'Iva dovuta. Nel bassanese è stata individuata inoltre una società dedita all'importazione di pellame dall'Ucraina, con sdoganamento in territorio austriaco, che operava in totale evasione d'imposta. L'attività in questione ha portato alla denuncia del legale rappresentante e la constatazione di ricavi non dichiarati per oltre 1.600.000 Euro ed IVA per oltre 320.000 Euro
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