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"Alta Velocità" sulla linea Venezia-Milano, i pendolari lanciano petizione e scrivono al Codacons

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 11 Maggio 2016 alle 22:47 | 0 commenti

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I Comitati Pendolari Veloci Italiani dopo aver lanciato una petizione che ha già raccolto più di 300 adesioni su change.org nella quale si chiede, tra le altre cose, un intervento da parte della Regione Veneto, hanno preparato una informativa dettagliata, inviata anche al Codacons, sulle problematiche dei pendolari dell’alta velocità Italiana che pubblichiamo di seguito.
Buongiorno Dott. Donzelli ci permettiamo di inviarle questa comunicazione con lo scopo di cercare una soluzione che possa risolvere le problematiche dei pendolari delle linee ferroviarie Torino-Salerno e Milano- Venezia che utilizzano i treni Frecciarossa Frecciabianca e Italo e per metterla a conoscenza delle grandi preoccupazioni degli abbonati.

Accentuate dalle preoccupanti dichiarazioni inviate da Trenitalia, dalle attuali politiche commerciali di NTV che dopo aver ridotto drasticamente i diritti degli abbonati sta eliminando progressivamente l’offerta degli abbonamenti e dai tagli effettuati all’ultima versione dell’atto di regolazione pubblicato ad aprile 2016 dall’autorità di Regolazione dei Trasporti.

Le stime sul bacino di utenza degli abbonati ai servizi Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca e Italo parlano di oltre 15.000 abbonati nelle principali provincie e capoluoghi raggiunti dai tali servizi di trasporto (Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Salerno, Brescia, Verona, Vicenza, Padova, Venezia)

Il comitato Pendolari Veloci Torino-Milano, il comitato AV Firenze-Bologna, il comitato AV Bologna-Firenze, il comitato pendolari Milano-Venezia ed il C.R.U.F.E.R. (organo consultivo della regione Emilia-Romagna per legge regionale 30/98) aggregatisi con i comitati delle tratte intermedie presenti sulle linee Torino-Salerno e Milano-Venezia - di seguito, “Comitati” - hanno già sottoposto più volte all'attenzione delle Istituzioni, delle autorità competenti e delle imprese ferroviarie le attuali criticità relative al trasporto ferroviario delle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania.

Nonostante tutto, l’impegno e gli sforzi prodotti fino ad oggi pare che non hanno portato ad una soluzione delle problematiche.

Sulle tratte della linea Milano Venezia il problema è legato alla progressiva sostituzione dei treni Frecciabianca (unico mezzo per chi attraversa le regioni Veneto e Lombardia) con i treni Frecciarossa (che pare vedrà il suo completamento a gennaio 2017), tale sostituzione ha comportato per gli utenti un aumento dei prezzi degli abbonamenti che si varia dal 25% al 40% con punte che raggiungono il 67%, senza di fatto portare alcun vantaggio per gli abbonati, in quanto la linea ferroviaria utilizzata è la stessa dei Frecciabianca, le stazioni servite sono rimaste invariate, ed i tempi di percorrenza sono rimasti identici.

Sulle tratte della linea Torino Salerno il problema è legato all’introduzione, da parte di Trenitalia, della prenotazione obbligatoria del posto per gli abbonati Frecciarossa (problema che da gennaio 2017 sarà presente anche sulle tratte delle Milano-Venezia).

L’introduzione di tale obbligatorietà, abbinata ad una offerta non adeguata, a sistemi informatici non sempre funzionanti e a condizioni di cambio della prenotazione troppo rigide causeranno notevoli disagi agli abbonati.


Nei mesi scorsi è stata chiamata in causa anche l’Autorità di Regolazione dei Trasporti che a Dicembre 2015 ha posto in consultazione un atto di regolazione concernente i dritti minimi che gli abbonati ai servizi alta velocità possono esigere nei confronti degli operatori la cui versione è consultabile all’indirizzo clicca qui

Dopodiché a seguito dell’analisi delle osservazioni ricevute dalle parti in causa e dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha rielaborato l’atto e lo ha posto in consultazione ad Aprile 2016 in una versione totalmente rimaneggiata a tal punto che i diritti degli abbonati sembrano essere legati al solo diritto di una corretta e chiara informazione eliminando tutta la parte dell’articolato atta a garantire un adeguato servizio di trasporto

clicca qui
Oltretutto suonano molto preoccupanti le parole che Trenitalia ha inviato a supporto dei commenti all’ultima versione dell’atto di regolazione che citano:

“……….. In via preliminare, si condivide la posizione espressa da Codesta Autorità in merito alla facoltà per le imprese ferroviarie, esposte alle pressioni competitive del mercato dei servizi ad Alta Velocità, di definire liberamente le proprie strategie commerciali: il che comporta, tra l’altro, la possibilità per le stesse di decidere se mantenere o meno l’offerta di abbonamenti per i servizi in questione; di definirne le modalità e condizioni di attivazione e di fruizione; di prevedere, se del caso, un eventuale contingentamento degli abbonamenti; di definire modalità e condizioni di prenotazione e di successivo cambio………”

Tali affermazioni oltre che creare notevoli preoccupazioni sono del tutto contrarie alle normali leggi di mercato e vanno a totale discapito dell’utenza che essendo già parte debole

Con tali dichiarazioni Trenitalia si riterrebbe libera di operare definendo unilateralmente e senza alcuna regolamentazione in merito:

  • Al prezzo degli abbonamenti

  • Alla quantità di abbonamenti da mettere in vendita

  • Alla decisione di vendere o meno degli abbonamenti

  • Alla possibilità di decidere liberamente le condizioni di abbonamento

  • Alla possibilità di decidere i termini di utilizzo degli abbonamenti

  • Alla possibilità di decidere le condizioni di prenotazione

  • Alla possibilità di decidere le condizioni di cambio prenotazione

  • Alla possibilità di decidere la quantità di posti assegnabili agli abbonati

Se così fosse verrebbero a crearsi una serie di ostacoli per gli abbonati che si ritroverebbero ad aver acquistato un titolo di viaggio che invece di dal loro il diritto di viaggiare consentirebbe solo la possibilità di viaggiare sulla base di regole di mercato stabilite unilateralmente.

Tutte queste libertà, secondo gli operatori, sarebbero giustificate da pressioni derivanti dal mercato che a loro dire sarebbe un libero mercato in concorrenza.

Purtroppo per gli utenti, il mercato del trasporto ferroviario ad alta velocità italiano può essere definito un duopolio dove uno dei due operatori ha obiettivamente una struttura nettamente superiore e si trova in una posizione assolutamente dominante, basti pensare alla quantità di convogli a disposizione (oltre 100 treni tra Frecciarossa ETR500, Frecciarossa 1000 e Frecciargento contro gli appena 25 treni Italo), tale fattore non può essere trascurato in quanto fa venire a mancare il principio per cui uno degli operatori del mercato possa influenzare l’andamento delle contrattazioni.

Tra l’altro definire il mercato degli abbonamenti Alta Velocità un mercato in concorrenza suona veramente stonato in quanto NTV commercializza esclusivamente gli abbonamenti su due tratte (Bologna-Milano e Roma-Napoli) mentre Trenitalia offre abbonamenti Frecciarossa per tutte le stazioni presenti sulle tratte Torino-Salerno e Milano-Venezia.

Va ricordato inoltre che le imprese ferroviarie che offrono i servizi di trasporto ad alta velocità lo fanno su infrastrutture pubbliche (binari e stazioni) realizzate e mantenute grazie a finanziamenti pubblici e certamente l’affitto che viene pagato per il loro utilizzo non è minimamente paragonabile a quanto speso per la loro costruzione e la loro manutenzione

Gli scriventi Comitati, rimanendo come sempre a disposizione per ogni richiesta di chiarimento e per una proficua collaborazione circa i contenuti del presente contributo, colgono l’occasione per porgere distinti saluti.

 

Comitato Pendolari Veloci Torino-Milano

[email protected] - referenti: Leonardo Pellegrini e Katia Gallo


Comitato AV Firenze-Bologna [email protected] – referente: Larsia Ventra


Comitato AV Bologna Firenze [email protected] – referente: Daniela Boccioli


Comitato pendolari Milano Venezia [email protected] – referente: Fabio Gabrieli


C.R.U.F.E.R.

[email protected] – Presidente: Giuseppe Poli

Leggi tutti gli articoli su: trenitalia, Codacons

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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