Quotidiano |

Fratte di Fimon: si continua a scavare per conoscere l'uomo di Similaun

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 30 Settembre 2011 alle 17:06 | 0 commenti

ArticleImage

Provincia di Vicenza  -  Le indagini archeologiche alle Fratte di Fimon proseguono.
Lo hanno deciso questa mattina l'assessore provinciale Paolo Pellizzari e il Soprintendente ai Beni Archeologici del Veneto Vincenzo Tinè in visita ad uno scavo che, a detta dello stesso Tinè, presenta aspetti eccezionali. Le indagini condotte negli scorso mesi dalla Cooperativa Archeologica Ara sotto la direzione di Elodia Bianchin della Soprintendenza hanno infatti portato alla luce un insediamento antico databile tra il 3.700 e il 3.500 a.C., già in possesso della metallurgia del rame.

"L' età del Rame - ha spiegato la Bianchin- era testimoniata finora nelle valli di Fimon solo da ritrovamenti di superficie del secolo scorso. Qui siamo in presenza di un sito umido con impianti e spazi abitativi realizzati per mezzo di strutture lignee verticali, provviste di focolari e circostanti aree di frequentazione per attività domestiche e di lavorazioni artigianali."
L'eccezionalità del ritrovamento è testimoniata anche dal gran numero di ricercatori e appassionati di archeologia che stamattina hanno aderito all'iniziativa "scavi aperti" e che hanno quindi potuto verificare e studiare di persona l'insediamento. Ad accoglierli, con Pellizzari e Tinè, il vicesindaco del Comune di Arcugnano Federico Bedin e il direttore tecnico di cantiere Valerio Chiezzi.
" Questo luogo -ha commentato Pellizzari- ha ancora molto da dirci. E' necessario quindi proseguire nei lavori di indagine, per capire l'evoluzione degli insediamenti preistorici."
Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni con lo scavo, la mappatura, la documentazione, la campionatura e lo studio delle strutture lignee già evidenziate al fine di comprenderne la distribuzione spaziale, le tecnologie costruttive e le essenze arboree utilizzate. Si scaverà, in particolare, per altri 50 cm in tutta l'area, mentre in luoghi ristretti si scenderà lungo tutta la lunghezza del palo, che si potrà quindi analizzare nella sua completezza.
L'analisi dei pali verticali, lavorati e infissi nel limo lacustre anche a notevole profondità, consentirà in fase di studio di comprendere meglio le tipologie di queste strutture abitative e le loro relazioni spaziali. Grazie allo studio dei materiali archeologici recuperati ( principalmente manufatti fittili e in pietra) si potranno invece comprendere le dinamiche culturali dei gruppi umani che frequentarono le valli di Fimon nei secoli a cavallo del IV millennio a.C.. Per finire, lo studio dei resti vegetali ( carboni, semi, legni, ecc.) permetterà di ricostruire l'ambiente antico e le sue risorse naturali.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network