Franzina in commissione su tribunale a Borgo Berga: "è stata la scelta migliore? No"
Giovedi 3 Luglio 2014 alle 21:25 | 1 commenti
Chiamato a parlare dal Partito Democratico di Vicenza insieme ai vertici nel 2002-2003 del centrodestra locale (l’allora sindaco Enrico Hüllweck) e provocatoriamente nazionale (l’ex premier Silvio Berlusconi e il suo guardasigilli Roberto Castelli), Maurizio Franzina ha esposto alla Commissione Territorio la sua versione dei fatti in merito alla realizzazione del complesso di Borgo Berga. I lavori della commissione si sono quindi inevitabilmente orientati sull'analisi delle responsabilità politiche.
E Franzina, assessore nel 2003 all’urbanistica in quota Forza Italia e attualmente capo della segreteria del sindaco di centrosinistra Achille Variati, ha abilmente difeso sia la maggioranza di cui era parte in passato sia quella, di tutt’altro colore politico, in cui è recentemente approdato.
“Nel 2003 l’opposizione (di centrosinistra, ndr) fu fortissimaâ€, considera infatti Franzina che definisce “migliorativa†la variante al Piruea del 2009 realizzata durante il primo mandato di Variati. "All’epoca la scelta di realizzare il nuovo tribunale nella zona dell’ex Cotorossi è stata coerente con il piano sulla riprogettazione urbanistica delle grandi aree industriali dismesse e di ampliamento del centro storico  – chiosa l’ex forzista a difesa delle scelte fatte con Hüllweck – Era un’area vasta quanto serviva per il nuovo tribunale e strategica: era uno svincolo urbanistico importante per collegare la parte est ed ovest della città , non a caso adesso è prevista lì una fermata della metropolitana di superficie connessa alla Tavâ€.
Nessun dubbio quindi per il fedelissimo di Variati sul complesso di Borgo Berga da lui gestito in quanto delegato all’urbanistica? Assolutamente no, anzi. Con il senno di poi, infatti, Franzina si dice favorevole all’opera “anche se cercando percorsi alternativiâ€. “È stata la scelta migliore? Probabilmente no. Forse sono stati concessi troppi metri cubi, ma allora erano anni diversi in cui l’economia andava bene e si costruiva. È stato fatto lo stesso per il piano Pomari. Si poteva scegliere un’altra area? Certo, magari la zona del pp7â€, considera Franzina che liquida poi la questione della bonifica nell’ex Cotorossi (“la bonifica totale del sito avrebbe bloccato l’opera, è stata fatta comunque una bonifica nel rispetto delle leggiâ€) e parla di “un’acquisizione di natura storica†per quanto riguardai terreni della Finvi, società appartenente all’allora premier Berlusconi, su cui si decise di costruire il nuovo tribunale.
Linea tenera per Alessandra Marobin, membro Pd della commissione a cui ha partecipato tra il pubblico anche la segretaria cittadina Chiara Pavan, che sottolinea “la dura opposizione fatta dal centrosinistra nel 2003â€. Con l’eccezione di un breve intervento di Claudio Cicero che lascia poi la commissione, tacciono tutti i rappresentanti della minoranza. Valentina Dovigo e Daniele Ferrarin, invece, vanno alla carica. “Non si doveva usare un’area dismessa e potenzialmente inquinataâ€, considera infatti la consigliera sostenuta da una lista civica e Sel. “La responsabilità politica è del centrodestra, ma il centrosinistra non ha mai  preso una posizione forte - afferma Ferrarin (M5S) – è la contropartita delle opere pubbliche che ha determinato la scelta di costruire lì il nuovo tribunale: una violenza urbanistica che rimarrà in eredità ai nostri figliâ€.
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