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Franco Vanni, Il caso Kellan: il 20 aprile alla libreria Galla di Vicenza Eva Massari dialoga con l'autore

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 19 Aprile 2018 alle 23:02 | 0 commenti

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Franco Vanni presenta il suo nuovo romanzo "Il caso Kellan" venerdì 20 aprile alle ore 18.00 alla libreria Galla 1880. Conversa con l'autore Eva Massari. Vanni, milanese classe 1982, è giornalista giudiziario per il quotidiano La Repubblica e docente di giornalismo all'Università Cattolica. Ora, dopo il romanzo d'esordio "Il clima ideale" e il recente saggio scritto a quattro mani con Andrea Greco "Banche impopolari. Inchiesta sul credito popolare e il tradimento dei risparmiatori", l'autore milanese arriva in libreria con un thriller che, all'indagine poliziesca, coniuga quella psicologica.

Il protagonista è Steno Molteni, giovane giornalista con una spiccata propensione per l'alcol e le donne. Steno si muove in una Milano dei nostri giorni e grazie all'amico Scimmia, poliziotto della squadra mobile, scopre che Kellan Armstrong è stato ucciso. Inizia così l'indagine non ufficiale di Steno che corre parallela a quella Scimmia e della polizia. Il romanzo si compone così di due indagini con due punti di vista e Steno vive l'insanabile divergenza che c'è tra la realtà dei fatti e il loro possibile racconto. Ma Steno Molteni è un personaggio d'oggi e si muove in una città complessa e stratificata vivendone le contraddizioni e il mistero. Per questo romanzo Franco Vanni crea un protagonista inquieto e originale, capace di affascinare il lettore conducendolo nelle pieghe di una città in cui, come afferma lo stesso autore, "ciò che è nascosto prevale su ciò che è evidente". 

 

Il libro. Una trama poliziesca avvincente e sullo sfondo una Milano invernale e coperta di neve. Una città di vicoli bui e salotti scintillanti. Di segreti inconfessabili e apparenze da salvare.

Milano, oggi. Steno Molteni, giornalista di ventisei anni, scrive per il settimanale di cronaca nera «La Notte». Vive a Milano nella stanza 301 dell'Albergo Villa Garibaldi, dove la sera lavora come barman. Guida una vecchia Maserati Ghibli del ‘70. L'amico Scimmia, poliziotto della Squadra Mobile, lo informa che Kellan Armstrong, figlio diciannovenne del console americano, è stato ucciso in circostanze misteriose.

La scenda del delitto è quella degli incontri sessuali notturni fra sconosciuti. Steno indaga e si mette sulle tracce degli Spazzini, banda di giovani teppisti omofobici che aggredisce uomini gay. Chi ha ucciso Kellan? Steno e Scimmia si muovono parallelamente al padre di Kellan e all'amico Han, cuoco vietnamita che lavora per la CIA: due piste, due verità. Sullo sfondo, una bella fotografa di origini eritree, un barbone astemio e sportivo, il silenzioso portiere dell'albergo e una città invernale, fatta di vicoli bui e salotti scintillanti che sembra coprire tutto: prove, percorsi, pensieri.
Una città di segreti inconfessabili e apparenze da salvare.

"Da lettore appassionato di gialli, volevo che il testo rispettasse tutte le regole di genere. Sulla base rigorosa dello schema del giallo, ho poi messo in scena molto della città che conosco. Dalle indagini coordinate a Palazzo di Giustizia (di cui mi occupo ogni giorno come giornalista) alla gioventù annoiata delle scuole del centro. Dalla vita di redazione in un giornale, alle notti in discoteca che non finiscono mai".

Franco Vanni

Franco Vanni, (Milano, 1982) è cronista giudiziario a «la Repubblica» e docente al master in Giornalismo dell'Università Cattolica. Nel 2015 ha pubblicato Il clima ideale, suo primo romanzo, premiato come migliore esordio italiano alla trentesima edizione del Festival du Premier Roman de Chambéry. Nel 2017, con Andrea Greco, ha scritto il saggio d'inchiesta Banche impopolari

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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