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Fotovoltaico e biomasse, Pettenò : serve subito piano energetico regionale

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 18 Febbraio 2011 alle 17:04 | 0 commenti

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Pietrangelo Pettenò, Federazione della Sinistra Veneta - La "green economy" non può essere un semplice alibi per consegnare il territorio a pochi speculatori riconvertiti alle nuove opere "verdi", decisi ad applicarlo con l'unico medesimo scopo delle vecchie ed inquinanti opere: il profitto.
Questo vale anche per le nuove fonti energetiche "alternative" ed il loro impatto con l'ambiente.

Il Consiglio regionale, ha votato a larga maggioranza un emendamento su fotovoltaico e impianti di biogas e biomasse, che a nostro avviso non rappresenta per nulla un passo avanti.
Anzi, rischia di essere una vera e propria foglia di fico, con la quale coprire il via libera alla diffusione a modello "capannoni veneti" delle centrali di biomasse e soprattutto delle aree agricole "riconvertite" a centrali fotovoltaiche.
L'articolo 4 della Finaziaria Regionale limita fino al 31 dicembre 2011 la realizzazione in aree agricole di centrali fotovoltaiche superiori a 200 Kilowatt,che significa in termini di territorio occupare almeno 2000 mq.
E non ci pare che occupare mezzo campo da calcio sia poca cosa.
Ma forse è meglio dire che quell'articolo non prende in considerazione la necessità che gli impianti fotovoltaici rispondano al concetto di produzione elettrica per l'autoconsumo, favorendo la realizzazione degli impianti domestici sui tetti delle abitazioni, oppure sui tetti delle industrie o delle strutture pubbliche o degli immobili esistenti in aree agricole.
Il fatto grave è che si consente di "scappare" dalla moratoria a tutti i progetti, anche di grandi dimensioni, già presentati in Regione.
Per quanto riguarda la produzione di energia da biomasse o biogas, l'emendamento pone un limite rispettivamente di 500 e 1000 Kilowatt, ma non fa riferimento ad esempio al fatto che gli impianti siano alimentati esclusivamente con gli scarti delle coltivazioni delle aziende che realizzano l'impianto e quindi si accetta la logica che potranno essere utilizzate prodotti importati dall'estero o che saranno coltivati esclusivamente per la combustione, causando danni seri al sistema agricolo veneto.
Ma almeno per questi impianti non ci sono le deroghe previste per il fotovoltaico e quindi qualche progetto si fermerà realmente, anche se solo fino a fine anno, assicurando un po' di respiro per qualche territorio.
Un aspetto positivo è sicuramente quello di avere richiamato la Giunta all'esigenza di una pianificazione nel settore delle energie rinnovabili, purtroppo eludendo ancora una volta il tema del Piano Energetico Regionale che aspettiamo da oltre 10 anni.
L'assenza di un Piano Energetico Regionale, continua a rimanere il vero problema, così come l'assenza del Piano per i Rifiuti speciali, e si continua a procedere con interventi approssimativi, pasticciati, fuori da ogni logica di pianificazione e programmazione.
Per questo come Federazione della Sinistra abbiamo espresso voto di astensione, ritenendo la proposta emersa del tutto insoddisfacente.
Nel territorio è cresciuta la sensibilità dei cittadini che si organizzano e che rivendicano un cambiamento di rotta, in difesa del territorio e della salute, ed è grazie alla mobilitazione dei cittadini che anche questa volta si è riusciti a strappare qualche apertura, anche se la riteniamo del tutto inadeguata.
Ed è per questo che non è nostra intenzione prendere in giro i cittadini, ma anzi vogliamo essere al loro fianco nelle battaglie contro il proliferare selvaggio di impianti che devastano il territorio agricolo e danneggiano ulteriormente la salute della popolazione.

 

 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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