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FN, LS, VFS, Ariete, striscioni anti-Usa: "Michelle Obama ospite indesiderata"

Di Edoardo Andrein Venerdi 19 Giugno 2015 alle 00:05 | 0 commenti

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Forza Nuova Vicenza e Lotta studentesca rivendicano lo striscione con la scritta "L'ITALIA NON SI U.S.A, YANKEE GO HOME" apparso lungo viale della Pace nella serata di giovedì 18 giugno, di fronte alla caserma Ederle. “Michelle Obama a Vicenza è considerata ospite indesiderata” spiegano i rappresentanti delle due sigle di estrema destra che tengono a ribadire “la necessità di un Europa libera, sovrana e armata, per contrastare i diktat imperialisti e guerra fondai a stelle e strisce”.

“La necessità – affermano i militanti dei movimenti - di difendere i propri confini nazionali passa anche attraverso una minor dipendenza dallo sceriffo del mondo e aprendo anzi dei canali preferenziali a livello politico ed economico con la Russia di Putin, l'ultimo baluardo della nostra civiltà bi millenaria”.

Anche altre assocazioni politiche di estrema destra vicentine hanno esposto striscioni contro gli Usa e Michelle Obama, di seguito le rivendicazioni e foto:

Ariete

Stanotte i militanti di Ariete hanno esposto uno striscione alla rotatoria di Viale Ferrarin, esattamente di fronte all'ingresso della base militare americana. Motivo dell'azione è l'odierna visita di Michelle Obama, moglie dell'attuale presidente degli Stati Uniti.
Gli identitari vicentini vogliono ribadire quanto sia sgradita la visita della "first lady", specie se fatta in una delle 107 installazioni militari americane sul suolo italiano. Inoltre, come se non bastasse la presenza di personale militare, l' Europa e i suoi cittadini stanno assistendo inermi alle trattative per il TTIP, trattato di libero scambio tra Nord America (leggi USA) e Unione europea, senza poter dire nulla sulle terrificanti conseguenze economiche che quei trattati avranno per la nostra produzione agricola e industriale e per il nostro sistema di welfare.
Non si possono dimenticare neanche i movimenti di truppe nell' est europeo, con il dispiegamento della 173esima brigata aviotrasportata, esattamente quella stanziata al Del Din, nello scenario ucraino. Mossa che non è altro che una provocazione nei confronti della Russia, che rischia compromettere una situazione già delicata. 
I cittadini di Vicenza, d' Italia e d'Europa sono svegli e non si lasciano abbindolare da queste "visite di cortesia". EUROPE AWAKE!

 

Veneto Fronte Skinheads 

L'Associazione culturale Veneto Fronte Skinheads rivendica con questo comunicato la paternità dello striscione appeso questa notte per protestare contro la visita di Michelle Obama prevista a Vicenza per oggi.
Non capiamo il senso di questa visita inutile, sciocca e pavoneggiante. Nessuna visita, per dirne una, ci fu il 3 febbraio del 1998 quando avvenne la carneficina del Cermis: forse questa strage di civili italiani compiuta dalla megalomania irresponsabile tipicamente americana, non veniva considerata abbastanza degna dalle alte sfere statunitensi se non per rimpatriare in gran fretta pilota e navigatore, per farli processare negli Stati Uniti e fare in modo che se la se la cavassero con pene nulle e irrisorie.
La Signora della guerra viene sul suolo italiano a far bella mostra di se e per farlo sceglie proprio Vicenza, città che vive da tempo una difficile convivenza con la caserma americana Ederle, nonché con le vicine installazioni militari Del Din (ex dal Molin) e il famigerato “site Pluto”.
Questo apparato di conquista fa della provincia di Vicenza un emblema piuttosto esplicito della sottomissione politica e militare verso il tracotante “alleato”.
Questa arroganza spesso ha creato ai cittadini vicentini problemi di violenze e prevaricazioni compiute dalle forze armate a stelle e strisce, che ormai da 70 anni vestono sempre più i panni delle forze di occupazione.
Per questa visita inutile e sgradita alla città di Vicenza verranno inoltre coinvolte numerose forze dell'ordine e quant'altro servirà a garantire la sicurezza della First Lady americana, il tutto ovviamente a spese dei contribuenti...ma per la stragrande maggioranza dei cittadini vicentini che sono oppressi da ben altri problemi, civili, politici ed economici sarà l'ennesima ostentazione di arroganza e strafottenza americana ai danni di un'Italia sempre più prostrata ai piedi della superpotenza della guerra!

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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