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Categorie: Politica
Forza Italia rischia di implodere, ma con Zaia c'è l'accordo
Martedi 31 Marzo 2015 alle 22:24 | 0 commenti
Trovata la quadra tra Salvini e Berlusconi, il segretario leghista: Per Luca rielezione sicura. Ma i tosiani gli rispondono sui siti registrati in anticipo: lui prese il dominio "salvinipresidente" nel 2012, voleva forse candidarsi a governatore al posto di Maroni? Intanto Passera frena su Tosi: serve un profilo più civico per il nostro appoggio
Grande è la confusione sotto il cielo della politica, dal nazionale al livello regionale.
Forza Italia rischia di implodere, dopo l’addio, consumato in giornata, di un big come Sandro Bondi e della compagna, la senatrice Manuela Repetto, mentre i venti di guerra interni con Raffaele Fitto soffiano sempre più forte, tanto da far pensare qualcuno ad un epilogo simile a quello vissuto dalla Lega Nord con Flavio Tosi. In tutto questo, due sono le notizie di giornata, a due mesi esatti dal voto amministrativo per le regionali del Veneto: azzurri e Lega hanno raggiunto l’accordo definitivo, e il partito di Berlusconi appoggerà Luca Zaia nella sua corsa verso la riconferma, ottenendo tra l’altro la vicepresidenza della Regione in caso di successo; per il resto, prosegue il duello senza esclusione di colpi tra leghisti ed ex del Carroccio passati con Tosi.
Quanto all’accordo tra Fi e Lega, la partita decisiva si è giocata ieri sera nella villa di Arcore, dove Salvini è arrivato con l’obiettivo di trovare la quadra delle regionali. Lo stallo delle ultime settimane si era verificato perché il leader leghista non intendeva cedere sul candidato presidente né in Toscana, né in Liguria (oltre che ovviamente in Veneto). Su questo Berlusconi a sua volta non poteva dare il suo assenso, dopo che già in Campania l’accordo è a rischio visto che gli azzurri, per riconfermare l’uscente Caldoro, si alleeranno con Ncd, inviso a Salvini. Il quale aveva fatto balenare uno spiraglio nei giorni scorsi: “Non cedo su Rixi in Liguria, se non c’è un nome altrettando valido da parte di Berlusconiâ€, era il suo ragionamento.
Il nome ora ci sarebbe, ed è quello di Giovanni Toti, consigliere politico dell’ex cavaliere, che sarebbe pronto a mollare gli ormeggi e a candidarsi. Di fronte a ciò, Salvini cede sulla Liguria (non sulla Toscana, che però è partita assai ardua) e l’accordo con Zaia può dirsi concluso. Questo nonostante Forza Italia sia dilaniata al suo interno, tra gli ultimatum di Maria Rosaria Rossi, che ha proposto il limite dei tre mandati provocando l’ira degli “storici†azzurri, la fronda di Fitto, e l’area verdiniana delusa dalla rottura del Patto del Nazareno con Renzi. Ma, a livello simbolico, l’appoggio di Fi alla corsa “civica†di Tosi avrebbe in Veneto avuto comunque un peso superiore a quello dei puri voti che il partito di Berlusconi poteva portare in dote al sindaco di Verona.
Sul fronte tosiano, dopo il giorno del presunto scoop di Dagospia, che ha rivelato come il sito “Tosipresidente.it†fosse stato registrato un mese prima dello strappo con Salvini e della candidatura di Tosi, oggi è arrivata la risposta, piuttosto tagliente, dei parlamentari fedeli al sindaco passati da pochi giorni al Gruppo Misto, che hanno “svelato†a loro volta come la pratica di registrare i dominii Internet in anticipo sui tempi politici non appartenga solo all’ex segretario della Liga veneta: “Quando il suo spin doctor Luca Morisi il 16 ottobre 2012 registrò il dominio internet 'salvinipresidente', Matteo Salvini pensava alle allora imminenti elezioni politiche o, più probabilmente, alle regionali della Lombardia del 2013 per candidarsi al posto di Maroni?â€, chiedono oggi i deputati Matteo Bragantini, Emanuele Prataviera e Roberto Caon, aggiungendo: “E quando ancora Morisi, il 9 ottobre 2012, registrò il dominio 'salvinisindaco', pensava già , con 4 anni di anticipo, di candidarsi alle comunali di Milano del 2016? Eppure oggi, a 2 anni e mezzo di distanza, dichiara che 'per Milano prima vengono il progetto e il programma, poi il nome del candidato'. E quando sempre Morisi, oltre agli altri innumerevoli domini intitolati a Salvini, registrò, con Segretario federale Maroni, 'salvinileader' (13 settembre 2012) aveva forse già tradito la Lega Nord?â€. Botta e risposta in punta di mouse, dunque, e c’è da giurare che non sarà l’ultimo tra i “fratelli coltelli†fino a poco fa sotto lo stesso tetto, quello di Alberto da Giussano.
Quel che non ci si aspettava, casomai, è la dichiarazione criptica di Corrado Passera, da sempre in ottimo feeling con Tosi. L’ex ministro ha confermato che non correrà alle regionali con le sue formazioni di “Italia Unicaâ€, ma che potrà appoggiare candidati graditi, e fin qui nessuna novità . “Italia unica non sarà presente alle prossime elezioni regionali con il proprio simbolo, ma potrebbe succedere che governatori civici abbiano il nostro gradimentoâ€, ha spiegato l’ex banchiere. La sorpresa sta invece nella chiosa: “Anche Flavio Tosi, quindi, per ottenere l'appoggio di Italia Unica dovrebbe dimostrare civicità come candidato e come programmi. Ma in Veneto non mi sembra che siamo ancora a quel livelloâ€, dice Passera. Difficile per ora pensare che ci sia di più di una semplice schermatura tattica da pre competizione elettorale, anche se le parole di Passera non sono passate inosservate.
Quanto a Salvini, anche oggi ha fatto sfoggio delle consuete certezze granitiche: “La rielezione di Zaia? E’ sicura, e ci sono buoni segnali anche nelle altre regioni – ha detto il segretario federale della Lega Nord – l’importante è che chi sta al governo con Renzi, parlo di Angelino il siciliano, stia per conto suo. Su questo non mi fa cambiare idea nessunoâ€. E il riferimento ad Alfano e all’Ncd è parso chiaro a tutti. Ai centristi di Area Popolare, ora, dopo l’accordo raggiunto tra Fi e Lega, tocca la prossima mossa. Con Tosi si sono visti e l’accordo è ad un passo, anche se non sono da escludere altri colpi di scena.Â
Quanto all’accordo tra Fi e Lega, la partita decisiva si è giocata ieri sera nella villa di Arcore, dove Salvini è arrivato con l’obiettivo di trovare la quadra delle regionali. Lo stallo delle ultime settimane si era verificato perché il leader leghista non intendeva cedere sul candidato presidente né in Toscana, né in Liguria (oltre che ovviamente in Veneto). Su questo Berlusconi a sua volta non poteva dare il suo assenso, dopo che già in Campania l’accordo è a rischio visto che gli azzurri, per riconfermare l’uscente Caldoro, si alleeranno con Ncd, inviso a Salvini. Il quale aveva fatto balenare uno spiraglio nei giorni scorsi: “Non cedo su Rixi in Liguria, se non c’è un nome altrettando valido da parte di Berlusconiâ€, era il suo ragionamento.
Il nome ora ci sarebbe, ed è quello di Giovanni Toti, consigliere politico dell’ex cavaliere, che sarebbe pronto a mollare gli ormeggi e a candidarsi. Di fronte a ciò, Salvini cede sulla Liguria (non sulla Toscana, che però è partita assai ardua) e l’accordo con Zaia può dirsi concluso. Questo nonostante Forza Italia sia dilaniata al suo interno, tra gli ultimatum di Maria Rosaria Rossi, che ha proposto il limite dei tre mandati provocando l’ira degli “storici†azzurri, la fronda di Fitto, e l’area verdiniana delusa dalla rottura del Patto del Nazareno con Renzi. Ma, a livello simbolico, l’appoggio di Fi alla corsa “civica†di Tosi avrebbe in Veneto avuto comunque un peso superiore a quello dei puri voti che il partito di Berlusconi poteva portare in dote al sindaco di Verona.
Sul fronte tosiano, dopo il giorno del presunto scoop di Dagospia, che ha rivelato come il sito “Tosipresidente.it†fosse stato registrato un mese prima dello strappo con Salvini e della candidatura di Tosi, oggi è arrivata la risposta, piuttosto tagliente, dei parlamentari fedeli al sindaco passati da pochi giorni al Gruppo Misto, che hanno “svelato†a loro volta come la pratica di registrare i dominii Internet in anticipo sui tempi politici non appartenga solo all’ex segretario della Liga veneta: “Quando il suo spin doctor Luca Morisi il 16 ottobre 2012 registrò il dominio internet 'salvinipresidente', Matteo Salvini pensava alle allora imminenti elezioni politiche o, più probabilmente, alle regionali della Lombardia del 2013 per candidarsi al posto di Maroni?â€, chiedono oggi i deputati Matteo Bragantini, Emanuele Prataviera e Roberto Caon, aggiungendo: “E quando ancora Morisi, il 9 ottobre 2012, registrò il dominio 'salvinisindaco', pensava già , con 4 anni di anticipo, di candidarsi alle comunali di Milano del 2016? Eppure oggi, a 2 anni e mezzo di distanza, dichiara che 'per Milano prima vengono il progetto e il programma, poi il nome del candidato'. E quando sempre Morisi, oltre agli altri innumerevoli domini intitolati a Salvini, registrò, con Segretario federale Maroni, 'salvinileader' (13 settembre 2012) aveva forse già tradito la Lega Nord?â€. Botta e risposta in punta di mouse, dunque, e c’è da giurare che non sarà l’ultimo tra i “fratelli coltelli†fino a poco fa sotto lo stesso tetto, quello di Alberto da Giussano.
Quel che non ci si aspettava, casomai, è la dichiarazione criptica di Corrado Passera, da sempre in ottimo feeling con Tosi. L’ex ministro ha confermato che non correrà alle regionali con le sue formazioni di “Italia Unicaâ€, ma che potrà appoggiare candidati graditi, e fin qui nessuna novità . “Italia unica non sarà presente alle prossime elezioni regionali con il proprio simbolo, ma potrebbe succedere che governatori civici abbiano il nostro gradimentoâ€, ha spiegato l’ex banchiere. La sorpresa sta invece nella chiosa: “Anche Flavio Tosi, quindi, per ottenere l'appoggio di Italia Unica dovrebbe dimostrare civicità come candidato e come programmi. Ma in Veneto non mi sembra che siamo ancora a quel livelloâ€, dice Passera. Difficile per ora pensare che ci sia di più di una semplice schermatura tattica da pre competizione elettorale, anche se le parole di Passera non sono passate inosservate.
Quanto a Salvini, anche oggi ha fatto sfoggio delle consuete certezze granitiche: “La rielezione di Zaia? E’ sicura, e ci sono buoni segnali anche nelle altre regioni – ha detto il segretario federale della Lega Nord – l’importante è che chi sta al governo con Renzi, parlo di Angelino il siciliano, stia per conto suo. Su questo non mi fa cambiare idea nessunoâ€. E il riferimento ad Alfano e all’Ncd è parso chiaro a tutti. Ai centristi di Area Popolare, ora, dopo l’accordo raggiunto tra Fi e Lega, tocca la prossima mossa. Con Tosi si sono visti e l’accordo è ad un passo, anche se non sono da escludere altri colpi di scena.Â
di Giovanni Salvatori da VeneziePost
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