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Forte coi deboli, il sistema giudiziario è da operetta col Caimano

Di Giuseppe Di Maio Sabato 12 Maggio 2018 alle 23:21 | 0 commenti

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Destituito per mancanza del senso morale e dell'onore. Ecco le conseguenze di uno schiaffo a un superiore in una pubblica amministrazione, conseguenze che comportano l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Tutto questo solo se sei un bidello o un netturbino comunale. Se invece sei un frodatore del fisco per milioni di euro, ad un certo punto, tra indulto e riabilitazione, la società decide per mezzo dei giudici e delle leggi che sei ripulito, candidus, candidabile a rappresentare la collettività fin nei più alti gradi della democrazia.

Ma questa potrà semmai essere una speciale dispensa a difendere gli interessi dei ladri e dei disonesti immancabilmente presenti in ogni comunità che, se non avessero gente come il nostro caimano nazionale, alias Silvio Berlusconi, rischierebbero di restare fuori dal gioco. Eppure in un'altra sentenza i giudici scrivono che l'imputato ha una "una naturale capacità a delinquere", e in un'altra che ha pagato la mafia per decenni. Insomma, pare che non basti, pare che le reprimenda dei magistrati siano del tutto teoriche e non abbiano nessuna conseguenza pratica. La Corte europea per i diritti umani non ha ancora risposto al suo ricorso. Silvio però ha già ottenuto dalle leggi nostrane la riabilitazione desiderata, e se avesse potuto anticiparne l'efficacia di un paio di mesi ce lo saremmo ritrovato in Parlamento a votare personalmente contro una legge sul conflitto d'interessi. Ma lui è onnipresente, quando parla e anche quando è costretto a tacere, quando consente e quando rifiuta, è un ingombro per la democrazia che aspetta gl'inesorabili tempi biologici, ma non riesce autonomamente a metterlo per sempre da parte. Ciò che si capisce intanto dall'indirizzo impresso a un sistema giudiziario da operetta, che si esprime a mezzo di queste leggi, è che il reo viene punito a seconda della sua consistenza economica, della sua valenza sociale e politica; che la violenza privata è punita più severamente di una rapina pubblica, poiché il grado di eversione insito nell'uso della violenza è infinitamente maggiore di quello di chi ruba; che la disperazione nell'alzare le mani contiene in sé una residua capacità morale pericolosa per l'ordine dei ladri. Ecco perché Berlusconi ha occupato la democrazia e le detta i tempi dei suoi interessi, perché il caimano non è un astuto generale di un esercito straniero, ma un prodotto saltato fuori dagli interstizi (e nemmeno tanto) dell'idea di civiltà italica costruita dall'Unità in poi.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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