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Fornaci Rosse, c'è il tricolore della Repubblica di San Marco. Stefano Poggi: "patriottismo e liberazione"

Di Note ufficiali Sabato 1 Settembre 2018 alle 19:15 | 0 commenti

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La bandiera di Manin - racconta il presidente dell'associazione Fornaci Rosse, Stefano Poggi, durante la seconda giornata del festival al Parco delle Fornaci a Vicenza fino a martedì 4 settembre - torna a Fornaci Rosse per il secondo anno consecutivo, grazie alla rinnovata collaborazione con il Comitato bandiera italiana 17 marzo. Il tricolore della Repubblica di San Marco racconta una storia di patriottismo e di liberazione, valori più che mai attuali. Chi oggi li mette in discussione, con la propaganda "venetista" e l'invenzione del mito della Serenissima, promuove un'ideologia antistorica che poco ha a che fare con la realtà delle nostre terre.

Ci fa ancora più piacere esporre la bandiera di Manin nel 170esimo anniversario del '48, quando la città di Vicenza lottò in difesa dell'indipendenza e dell'unità d'Italia. La strenua resistenza all'offensiva asburgica, che vide la partecipazione delle masse popolari beriche, valse alla Città di Vicenza la prima delle due medaglie d'oro al valore militare.

(Di seguito il comunicato stampa del "Comitato bandiera italiana 17 marzo", nella foto la bandiera della Repubblica di San Marco appesa a Fornaci Rosse, all'interno dell'area dibattiti "Kobane").

E' con gran piacere che quest'anno alle Fornaci Rosse, festival di musica, spettacoli e dibattiti che si tiene a Vicenza, sarà esposta la nostra bandiera di Manin in formato gigante (6 metri x 4) bandiera ricca di significato storico e fatta fare appositamente da noi proprio quest'anno che ricade il 170° dei moti risorgimentali. Per chi non conoscesse il significato di questo tricolore italiano con inserito nel quarto in alto a destra il Leone di San Marco, spieghiamo che non è nient'altro che la celebre bandiera simbolo dell'ultima repubblica indipendente del 1848 che inserì nel tricolore il Leone Marciano, come simbolo di unità, d'identità locale e identità nazionale. Vogliamo a tal riguardo ricordare la dichiarazione del Consiglio dei Ministri della Repubblica Veneta, del 27 marzo 1848: «Coi tre colori comuni a tutte le bandiere d'Italia si professa la comunione italiana. Il Leone è simbolo speciale di una delle italiane famiglie». Parole esplosive, vergate da quei veneti eroici capeggiati da Daniele Manin a capo di quei gloriosi veneti che brandirono poi le armi per opporsi al giogo austriaco guidando quella gloriosa insurrezione di Venezia, che purtroppo ebbe vita breve. A tal riguardo vogliamo ricordare le recenti parole del Presidente della Regione Zaia, quando, a Giugno dopo il festeggiamento per l'elezione del neo Sindaco di Treviso Conte, con modo arrogante dichiarò testualmente che: "Bandiera di San Marco vale più della fascia tricolore". Quindi l'esposizione di tale bandiera oltre a commemorare l'anniversario storico, vuole assumere anche un doppio significato a ribadire che siamo veneti, italiani oltre che europei e cittadini del mondo, concetti forse scontati ma ora come ora importanti da ribadire, proprio adesso che la Regione Veneto ha intrapreso un percorso autonomistico.Presidente:
Oliviero Cassarà

“Comitato Bandiera Italiana 17 marzo”  


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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