Formisano: consiglieri comunali Pdl perdono un'altra occasione per starsene zitti
Lunedi 12 Novembre 2012 alle 22:58 | 0 commenti
Federico Formisano, Capo gruppo del Partito Democratico - La polemica sulla situazione a Vicenza determinatasi dalla quasi alluvione di ieri appare sterile e fuori luogo. Comprendo il ruolo spesso non facile del consigliere di minoranza ma credo che speculare su fatti come questi dove la macchina comunale ha dimostrato di funzionare al massimo mi sembra del tutto inutile. Oltretutto i consiglieri di minoranza sanno bene che i problemi causati dal rischio di esondazione risiedono in alcuni fattori evidenti: la mancata pulizia dei fondi dei fiumi e la mancata realizzazione dei bacini di laminazione.
E sanno bene che queste non sono competenze dell'Amministrazione Comunale.
Posso confermare avendo trascorso quasi tutta la mia domenica a Ponte degli Angeli che tra i commercianti stanchi di vedere il loro lavoro vanificato, i residenti preoccupati ed i curiosi serpeggiavano sopratutto alcune domande: quando avremo il piacere di vedere questo problema risolto o perlomeno attenuato, di chi è la responsabilità , possono i proprietari delle aree porre tanti e tali ostacoli da rendere il percorso della pratica così tortuoso e difficile?
I ritardi della regione sono ormai ingiustificabili: di bacini di laminazione si parla dal 1992. Cioè da vent'anni. E da venti anni si discute sulle due ipotesi: espropri o indennità di asservimento. Con i coltivatori diretti schierati sempre sulla seconda ipotesi che prevede il mantenimento della proprietà e la corresponsione di un' indennità che ripaghi dei danni provocati dai casi di utilizzo dell'area agricola in funzione di cassa di espansione per le acque piovane.
Ma questo eterno dilemma non giustifica un simile ritardo. I danni provocati dagli eventi del 2010 e da quelli di domenica rappresentano un onere difficile da sopportare per le casse comunali ed impegnativo anche per il governo nazionale.
Il sindaco Variati denuncia la macchinosità delle norme che fanno diventare complicato anche il lavoro di un commissario plenipotenziario.
E' venuto il momento di superare questi ostacoli burocratici. E per farlo bisogna pedalare tutti nella stessa direzione. E concordare ad esempio sul fatto che oggi in Italia funzionano poche cose nell'apparato politico-burocratico e le cose che funzionano sono in mano soprattutto ai Sindaci (di qualunque colore politico) .
I sindaci sono a contatto con i loro amministrati, agiscono sotto una particolare lente di ingrandimento e sono determinati nel fare esclusivamente gli interessi delle loro comunità . Assegniamo veramente a loro il compito di gestire situazioni come quelle drammatiche che abbiamo vissuto nel 2010 e che per poco non tornavamo a rivivere ieri.
Un esempio che non deve ripetersi è quello della gestione dei rimborsi: dopo aver dato prime indicazioni sulla modalità di gestione dei fondi, abbiamo assistito al balletto dei cambi di impostazione che hanno determinato situazioni limite : dalla necessità di rimborsare le somme già anticipate a quella di ritardare la corresponsione di quanto dovuto.
E non deve ripetersi la litania delle giustificazioni per portare avanti sine die la realizzazione dei bacini. Il bacino di Caldogno verrà a costare 46 milioni di euro. Quanto avremmo speso ieri se l'acqua fosse nuovamente tracimata in città come successe nel 2010?
Quindi più potere ai sindaci e meno chiacchiere da parte di chi pensa di portare avanti una mera speculazione politica sulle disgrazie dei cittadini.
Un ringraziamento di cuore a tutti coloro che hanno operato attivamente in queste ore con particolare riguardo ai consiglieri del mio gruppo che sono stati per ore nel territorio vicini ai cittadini e hanno cercato di risolvere le emergenze che via via si manifestavano. Noi c'eravamo e di questo gli sono grato.
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