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Formazione professionale: FormaVeneto chiama, Donazzan risponde

Di Edoardo Pepe Venerdi 27 Marzo 2015 alle 16:54 | 0 commenti

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Una nuova legge regionale di iniziativa popolare per l’istruzione e la formazione professionale viene promossa da Formaveneto, il coordinamento Veneto degli enti chiama all’appello cittadini, istituzioni e imprese a sostegno della formazione professionale, con una campagna di raccolta firme che parte da Vicenza sabato 28 marzo 2015 per “una legge richiesta e attesa da oltre cinque anni dalla Regione Veneto e mai arrivata”. Denuncia alla quale risponde l'assessore regionale Elena Donazzan: "formazione professionale eccellenza del veneto ma il governo ci penalizza".

FormaVeneto - Mobilitazione generale sabato 28 marzo per il sistema della formazione professionale della nostra regione - che vede riuniti in FormaVeneto i suoi maggiori enti - per dare il via ufficiale alla campagna di raccolta firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sulla Istruzione e formazione professionale (IeFP) avanzata dall’associazione: una legge richiesta e attesa da oltre cinque anni dalla Regione Veneto e mai arrivata. Per tutta la mattina, numerosi centri degli enti aderenti a FormaVeneto (EnAIP Veneto, Cnos-Fap Veneto, Ficiap Veneto, Cif Opere assistenziali, Ciofs Fp Veneto, Dieffe, Irigem) saranno presenti nelle maggiori piazze di Vicenza e del Veneto e promuoveranno presso le proprie sedi iniziative di informazione e sensibilizzazione sulla legge. A Vicenza città si potrà firmare presso il gazebo Ficiap in piazza dei Signori, in quello Enaip in piazza Castello e nel centro Ficiap “San Gaetano” in via Mora, 12; a Thiene presso il centro Ficiap “Saugo” in via dei Quartieri 2/4; a Trissino nella sede della “Fondazione Casa Della Gioventù” in via Giovanni XXIII, 2; e infine a Tonezza del Cimone il centro Ficiap Engim “E.Reffo” avrà una postazione nello spazio esterno di fronte alla Chiesa Parrocchiale in viale degli alpini 26.

L’appello a sostenere la proposta di legge è rivolto a tutti: alle famiglie dei giovani studenti frequentanti i corsi, naturalmente, ma anche a cittadini, imprenditori, associazioni di categoria, comunità ecclesiali,… insomma a tutti coloro che riconoscono a questo segmento della formazione il suo ruolo fondamentale sul fronte del contrasto alla dispersione scolastica, nonché di “fucina” di competenze aggiornate e qualificate, così vitali per le nostre imprese.

A frequentare gli 800 corsi gratuiti proposti da FormaVeneto nei 64 centri presenti capillarmente sul territorio sono oggi oltre 16.500 ragazzi tra i 14 e i 18 anni, che attraverso questi percorsi adempiono all’obbligo scolastico nell'esercizio del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione. In provincia di Vicenza i centri FormaVeneto sono 12 per un totale di 170 corsi proposti e oltre 3700 studenti iscritti. I più recenti dati rilevano che nell’ultimo triennio i maggiormente ricercati dai giovani vicentini sono i corsi di meccanica, elettronica, del comparto benessere e servizi alla persona e commercio/servizi all’impresa. A livello regionale, il 70% degli studenti trova in media occupazione entro il primo anno dal conseguimento della qualifica, in settori e con mansioni che per il 65% sono pienamente coerenti con i percorsi di studi svolti. Risultati raggiunti con un intenso impegno quotidiano - spesso “in solitudine” come hanno più volte lamentato gli enti -, ancora più difficile da portare avanti in questo momento di crisi che come è noto sta mettendo a dura prova tanti degli enti formativi presenti capillarmente sul nostro territorio.

A ciò si aggiunge un quadro normativo regionale non rispondente alle mutate esigenze del mondo economico-produttivo (la legge di riferimento risale al 1990): si tratta di un evidente paradosso, se si considera che il nostro sistema dell’istruzione e formazione professionale è indicato a livello nazionale e comunitario come modello eccellente.

Perciò FormaVeneto ha deciso di avanzare una propria proposta di legge per la formazione professionale nel Veneto. Tra i suoi fini prioritari quelli di assicurare alla IeFP un riconoscimento della sua fondamentale funzione per l’orientamento, la formazione e l’accompagnamento al lavoro per i giovani; di sostenere un segmento formativo che valorizza le attitudini dei giovani con percorsi che rafforzano le competenze e garantiscono una professionalità spendibile su tutto il territorio dell’Unione europea; di assicurare la stabilità dell’offerta formativa della IeFP ai giovani e alle famiglie, attraverso una  programmazione triennale dei percorsi, superando il meccanismo del bando annuale oggi vigente, e finanziamenti certi da parte della Regione Veneto.

L’obiettivo è la raccolta di 10mila firme, ben oltre le 7mila necessarie a consentire il deposito del disegno di legge in Regione e l’avvio dell’iter che lo farà poi approdare in Consiglio regionale per la discussione. Molte le istituzioni che hanno già dato pieno appoggio all’iniziativa a partire da alcuni comuni che hanno deliberato il loro sostegno alla proposta di legge.

Dopo la giornata di lancio ufficiale, continueranno numerose da qui ai prossimi mesi le iniziative e le occasioni per aderire alla campagna. Per maggiori informazioni  www.formaveneto.it, dove a breve saranno indicati i prossimi eventi in calendario dedicati alla raccolta delle firme.

 

Regione Veneto - "È bene – sottolinea Donazzan - che si sensibilizzi la gente sull'importanza della formazione professionale per i giovanissimi, perché anche in Veneto, dove rappresenta una eccellenza ed una forte presenza nell'offerta formativa in obbligo scolastico e non, non sempre si conoscono i risultati: 20 mila giovani, inserimento occupazionale del 70% , abbattimento della dispersione scolastica, forte raccordo tra scuola e lavoro".

 

“Pochi sanno – prosegue l’Assessore -  che a finanziare questa scuola non è lo Stato, ma la Regione, con ben 83 milioni di euro, così come va reso noto che siamo tra le pochissime regioni a sostenere questi percorsi."

L'assessore interviene con durezza, a fronte della difficoltà di reperire le risorse durante la discussione di bilancio che sta impegnando il consiglio regionale da giorni.

" È' depositata in consiglio regionale da febbraio la proposta di legge n. 500 della Giunta di mia iniziativa sul "Sistema Educativo della Regione del Veneto" – ricorda Donazzan -  nella quale si riordina compiutamente il modello della scuola veneta basato sui principi della centralità della persona e della libertà di scelta educativa della famiglia, del rapporto pubblico-privato e del richiamo ad una maggiore autonomia finanziaria e organizzativa in capo alla Regione”.

“Quest'ultima parte, ancora sostanzialmente mancante – secondo Donazzan -  realizzerebbe la piena dignità . A questo deve tendere la sensibilizzazione della piazza attraverso l'iniziativa di Forma Veneto, a chiedere al Governo di dare al Veneto le risorse necessarie alla formazione iniziale e a non sottoporre questo settore al patto di stabilità che ha strozzato gli enti in questi anni."

"La Regione del Veneto ha talmente creduto e difeso  in questi anni la realtà educativa da porla sempre come priorità pur nei continui tagli e nelle continue modifiche normative. - conclude la Donazzan. In realtà la proposta del Governo con la "Buona Scuola" di Renzi e con la riforma della Costituzione vanno esattamente nella direzione opposta a quella auspicata in Veneto. Nella Buona Scuola  non si menziona nemmeno la formazione professionale e nella riforma della Costituzione si riporta la formazione professionale al livello centrale. Chiedo a Forma Veneto di aiutarmi a chiedere con forza che il Governo cambi direzione e ci aiuti a sostenere la formazione iniziale come facciamo in Veneto”.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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