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Fondo sociale europeo 2014-2020, 764 milioni per lavoro e imprese venete

Di Emma Grande Venerdi 13 Febbraio 2015 alle 18:04 | 0 commenti

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Nella sede regionale del Palazzo Grandi Stazioni (foto) è stato presentato il POR per il Veneto del Fondo Sociale Europeo 2014-2020, approvato dalla Commissione Europea nel dicembre scorso, che destina al Veneto 764 milioni di euro nel periodo 2014-2020. L’Assessore regionale all’istruzione, lavoro e alla formazione professionale Elena Donazzan era affiancata Cinzia Masina della Direzione generale Occupazione, Affari sociali e inclusione della Commissione Europea, e Santo Romano responsabile del dipartimento regionale istruzione, formazione e lavoro (foto).

La presentazione della Regione Veneto e le parole degli intervenuti:

Il documento traccia per i prossimi anni le direttrici di azione della politica regionale in ambiti che impattano direttamente sulla vita dei cittadini, innanzitutto il lavoro e l’occupazione e la formazione professionale il cui sbocco deve essere un’occupazione immediata e sicura.

Le risorse complessive di 764 milioni di euro (50% finanziato dal Fondo Sociale Europeo, 50% è in carico al Fondo Nazionale per il 70% e al Fondo Regionale per il 30%) sono suddivise in assi: 305.612.728 euro per l’occupabilità, 152.806.364 per l’inclusione sociale e la lotta contro la povertà, 252.130.502 per l’istruzione e la formazione, 53,4 milioni di euro per la capacità istituzionale.

“Il nuovo programma operativo regionale (POR) del Fondo sociale europeo destina al Veneto 764 milioni di euro nel periodo 2014-2020. E’ una grande opportunità per noi tutti: per il buon lavoro, per il rafforzamento delle imprese a partire dal capitale umano, per avere nuove chances di uscita dalla crisi e dare vera speranza ai nostri giovani, un’occasione che il governo veneto coglierà fino in fondo perché il lavoro è la nostra parola d’ordine e le risorse saranno indirizzate a quest’obiettivo”.

“Abbiamo presentato il POR davanti al sistema veneto delle imprese, delle associazioni, dei lavoratori – ha sottolineato Donazzan – perché il Veneto è un sistema aperto, che dialoga e costruisce tra tutte le sue componenti. Questa è la nostra cifra positiva che fa anche la differenza con altre regioni del nord est, per esempio il nostro tasso di disoccupazione è del 6,6% a fronte dell’8,5% in Emilia e dell’8,7% in Friuli”.

Cinzia Masina ha espresso apprezzamento per l’azione della Regione Veneto e ricordato che il Fondo Sociale Europeo è uno strumento che serve alle istituzioni locali e nazionali per investire sul capitale umano e che “a disposizione dell’Italia ci sono 10 miliardi di euro per il FSE, che diventano 40 miliardi se assommati agli altri fondi e che è imperativo usarli bene e conseguire risultati di qualità nell’ambito delle politiche che l’Europa si è data nel programma 2020”. 

Santo Romano ha annunciato l’emissione di alcuni bandi già entro aprile per destinare circa 50 milioni di euro: 25 milioni riguarderanno bandi per combattere la disoccupazione, 19 milioni per la riqualificazione e l’aggiornamento di lavoratori e imprenditori, 3,8 milioni per l’outplacement (il riorientamento lavorativo di circa 2000 persone) e 2,5 milioni di euro per gli studenti dei percorsi di alternanza tra scuola e lavoro.

Le principali sfide su cui si concentrerà l’azione del POR sono: prevenire e ridurre la disoccupazione di lunga durata; favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi; aumentare l'occupazione dei giovani e contrastare il fenomeno dei NEET; promuovere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, anche attraverso il sostegno alla domanda di servizi di cura; incrementare l'occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro nei soggetti svantaggiati.

Gli sforzi sono focalizzati all’80% sulle assolute priorità dell’occupazione, in particolare giovanile.

Il testo del POR FSE 2014-2020 è consultabile su www.regione.veneto.it, nella sezione alla voce  “Programmazione Comunitaria”.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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