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Foibe, Ciambetti ricorda i silenzi sulla tragedia e la vicenda del treno della vergogna

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 10 Febbraio 2014 alle 17:58 | 0 commenti

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Roberto Ciambetti, Assessore Regione Veneto - “La ricerca storica sta facendo emergere i tratti autentici di quelle pagine dolorose e tristi che ricordiamo in questi giorni: l’eccidio delle foibe fu operazione politica, pianificata nei dettagli, forse ispirata, di certo non malvista, dal regime staliniano. Essa non fu il tragico epilogo di un conflitto tra genti di lingue diverse ma di storia comune che per secoli aveva visto convivere pacificamente veneti, giuliani, istriani, dalmati, croati, sloveni”.

Con queste parole l’assessore regionale Roberto Ciambetti, che segue, per la Regione del Veneto, i legami con le comunità italiane di Istria e Dalmazia nonché la valorizzazione del patrimonio culturale veneto negli antichi possedimenti della Serenissima, ha voluto commemorare la giornata della memoria che il 10 febbraio celebra “la tragedia delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata che costituisce la brusca e violenta frattura di una storia di convivenza, che oggi può e deve invece riallacciarsi, trovando la forza di superare ferite inferte da una politica che antepose agli interessi dei popoli e delle genti  scelte ideologiche oggi sconfitte dalla storia.  Vi furono fatti – ha continuato Ciambetti - su cui l’Italia dovrebbe riflettere a lungo, con la vicenda del treno della vergogna la cui odissea spiega da sola il silenzio vergognoso quanto ideologico  fatto calare per decenni attorno a questa pagina di storia che andrebbe insegnata nelle scuole”.

Ciambetti si riferisce al treno merci che partito da Ancona carico all’inverosimile  di profughi Dalmati e Istriani fu  boicottato e costretto dopo una estenuante marcia a lasciare  la stazione di Bologna senza che la Pontificia Opera di assistenza e la Croce Rossa potessero portare assistenza e cibo a quanti  “fuggendo dalle epurazioni tutine cercavano asilo in Italia. Cito questa vergognosa storia – ha spiegato Ciambetti -. rammentando come ancor oggi, nonostante tutto,  in Italia c’è chi vorrebbe minimizzare la Giornata della Memoria: le dichiarazioni del settembre scorso del vicesindaco di Roma, Luigi Nieri,  secondo il quale che le foibe e l’esodo giuliano-dalmata non sono un problema che riguarda i romani, dimostra quanto l’ignoranza vergognosa e infamante sia una malapianta difficile da estirpare. Come per l’antisemitismo che sta rialzando la testa, anche per la tragedia giuliana, istriana, dalmata, l’informazione, lo studio, la divulgazione sono le armi necessarie da mettere in campo: il buio della ragione si combatte con la cultura anche quando essa propone pagine scomode, difficili da accettare come appunto la vergognosa vicenda dei boicottaggi con i quali furono accolti, e talvolta pesi anche a sassate, i profughi che fuggivano dalle epurazioni delle truppe titine.  Il buio della ragione si combatte anche la riflessione, con la preghiera per chi  crede,  con cui ricordare tante vittime innocenti  e trovare nel loro ricordo motivo di speranza con cui guardare al futuro tutti assieme, veneti, giuliani, istriani, dalmati, sloveni e croati, come dicevo all’inizio, lingue diverse che ritrovano la loro strada comune”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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