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FISASCAT CISL e UILTUCS UIL di Vicenza firmano con Italian Exhibition Group S.p.A. il nuovo accordo integrativo aziendale per i lavoratori della sede di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 13 Luglio 2017 alle 17:47 | 0 commenti

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Ancora una volta il territorio vicentino si conferma laboratorio di innovazione e sperimentazione in materia di relazioni sindacali. A darne prova ulteriore è il nuovo accordo integrativo aziendale sottoscritto stamattina dalle organizzazioni sindacali Fisascat Cisl Vicenza e Uiltucs Uil Vicenza con Italian Exhibition Group S.p.A. (IEG) per i lavoratori della sede vicentina della fiera.

 

 

Servizi di welfare economicamente rilevanti (per un valore di oltre 500euro per ciascun dipendente con contratto di IV livello), grande attenzione alla previdenza integrativa (portata al 2%), una maggiore flessibilità di orario per rispondere alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori e favorirne la conciliazione vita-lavoro, condivisione degli obiettivi e dell'organizzazione del lavoro con i dipendenti attraverso l'istituzione di una commissione paritetica, che si riunirà per affrontare questioni anche pratiche; e ancora, un premio di risultato adeguato agli obiettivi raggiunti e detassabile, sperimentazione dello smart working e introduzione dei permessi e delle ferie solidali. Sono questi, in sintesi, i contenuti più significativi del nuovo accordo di secondo livello - il più interessante dell'ultimo decennio per il settore o per il Vicentino -, che recependo alcune importanti opportunità introdotte dalla Legge di Stabilità le declinerà in funzione a vari fattori, quali un preciso modello di relazioni sindacali, una nuova cultura aziendale di IEG SpA e lo specifico contesto territoriale della sede del gruppo.

Il nuovo accordo garantirà benefici a tutti i 96 dipendenti vicentini (di cui 56 femmine e 40 maschi) e, dall'altra parte, grazie al rispetto delle nuove norme in materia di tassazione dei premi aziendali e del welfare, consentirà all'azienda di sostenere il costo dei benefici ottenuti dai lavoratori, senza perdere competitività rispetto al costo del lavoro, anche attraverso lo strumento premiale agganciato alle performance raggiunte di anno in anno.

 

«L'accordo sancisce le proficue relazioni industriali che, in continuità con il passato, si rinnovano con la nuova proprietà. Un'intesa ampia e articolata che, anche attraverso gli strumenti dati dalla normativa, porta un incremento di salario "reale" ai lavoratori». Così ha evidenziato Giovanni Battista Comiati, segretario generale di Fisascat Cisl Vicenza, che ha aggiunto: «Siamo di fronte a un contratto integrativo storico per il settore del terziario nel Vicentino, il primo di tale portata. Una sorta di "posa della prima pietra" per molti versi, perché contiene tutti i grandi capisaldi di quella che è l'enorme sfida delle relazioni sindacali e insieme la loro garanzia di futuro: la contrattazione di secondo livello, disegnata sul territorio e costruita direttamente con le aziende, in funzione delle esigenze dei lavoratori che rappresentiamo».

 

«Finalmente sigliamo anche nel terziario un contratto integrativo che migliora le condizioni economiche e la tutela dei lavoratori - ha sottolineato Roberto Frizzo, segretario generale di Uiltucs Uil Vicenza -, sancendo la fine degli effetti di una crisi che anche in questo settore ci ha visti impegnati nella difesa di quanto precedentemente ottenuto. In tal senso questo accordo segna un traguardo importante: auspichiamo dunque che sia l'inizio di una stagione di rinnovi capace di portare benefici veri ai lavoratori del terziario per recuperare dignità lavorativa e capacità economica».

 

«Italian Exhibition Group, che esiste da appena otto mesi e deve amalgamare aziende con storie, tradizioni e valori diversi - ha spiegato il direttore generale di IEG, Corrado Facco -, si è data come priorità l'armonizzazione degli istituti contrattuali e l'uniformità degli stili di vita lavorativa aziendale per tutti i collaboratori. Un segnale molto forte di cambiamento: si abbandonano i modelli "Rimini" e "Vicenza" proiettandosi nel modello IEG, con quell'idea di azienda diffusa a cui si ispira l'organizzazione della nostra società».

 

Per il vicedirettore generale e direttore del personale di IEG Carlo Costa «Azienda, lavoratori e organizzazioni sindacali di Vicenza hanno contribuito insieme a finalizzare il percorso che ha portato alla sottoscrizione di un accordo diverso e nuovo nei contenuti e nelle logiche di gestione del personale, frutto di un confronto continuo e serio con la parte sindacale, nel rispetto reciproco delle parti e degli ambiti di responsabilità. Ne emergono la centralità e il ruolo della persona e della gestione delle risorse umane nelle politiche di IEG». «Anche in una visione più a lungo termine e in un quadro economico del settore fieristico in continua evoluzione - ha continuato - le relazioni sindacali sono e rimangono per IEG elemento di confronto costante, corretto e trasparente».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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