Fipe: inutile tassare bibite gassate
Venerdi 11 Maggio 2012 alle 16:23 | 0 commenti
Fipe Confcommercio - «Mettere una nuova tassa, sia pure di pochi centesimi, per disincentivare il consumo di bevande analcoliche gassate considerate dannose per la salute non porterà a nulla di fatto». È quanto sostiene il presidente Fipe-Confcommercio, Lino Stoppani, secondo il quale una corretta alimentazione anche in fatto di bevande può arrivare per il tramite di altri strumenti, in primis proprio la scuola e il pubblico esercizio.
«L'educazione alimentare - approfondisce Stoppani - si coltiva sollecitando il consumatore a conoscere i valori nutrizionali di ciò che beve e di ciò che mangia. E questa educazione deve partire dalle aule scolastiche, perché un bambino ben educato al cibo diventerà un consumatore più consapevole. Questa tassa di scopo porterà solo a diminuire le vendite di bibite gassate oppure a ridurre i fatturati di baristi e ristoratori». Fipe ricorda, oltretutto, che le tasse di scopo difficilmente centrano l'obiettivo di limitare un comportamento scorretto, soprattutto nel campo alimentare. Proprio con finalità di educazione alimentare, Fipe ha lanciato iniziative, come il Bollino blu, dirette ai suoi associati che consistono nella promozione di pasti salutistici ed equilibrati da punto di vista nutrizionale e calorico. E ricorda che l'obesità , soprattutto quella infantile, è frutto di una serie di fattori che vanno dalla vita sedentaria ad una scelta inadeguata di alimenti e loro relative quantità . «Il fatto poi - conclude Stoppani - di ispirarsi all'iniziativa francese di tassare bevande gassate nel tentativo di raccogliere fondi da destinare alla tutela della salute non può essere un buon motivo da replicare in Italia dove la tassazione è fra le più alte d'Europa».
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