Fiom Cgil Vicenza, Ferron segretario: "testo unico rappresentanza è un passo indietro"
Lunedi 10 Marzo 2014 alle 17:54 | 0 commenti
CGIL Vicenza - Maurizio Ferron, 50 anni, è stato riconfermato segretario generale della Fiom (Federazione Impiegati Operai Metallurgici) Cgil di Vicenza nel corso del VI congresso di categoria svoltosi nei giorni scorsi a Magrè di Schio. Tanti i temi toccati dal segretario nella sua relazione. Tra questi, la crisi del sistema produttivo e l’occupazione nella provincia di Vicenza.
“Negli ultimi 6 anni c’è stata una media annua di circa 6.500 lavoratori licenziati da grandi e piccole imprese. Circa un terzo proviene dal settore metalmeccanico, che rappresenta il comparto più importante del manifatturiero – ha spiegato Ferron –. Questa situazione, oltre che sull’occupazione, ha ricadute importanti anche sulle condizioni economiche di persone e famiglie. Vi è il rischio di una crescente marginalità e povertà â€.
“Per affrontare tutto questo, occorre che chi ha responsabilità di governo a livello nazionale definisca un piano di politica industriale a partire dai settori più importanti. Serve inoltre un confronto vero a livello locale per far fronte alle singole situazioni di crisi e per individuare proposte per lo sviluppo locale, oggi troppo frammentato e caratterizzato da PMI non più in grado di competere sul mercato globaleâ€.
“In ambito occupazionale – aggiunge ancora Ferron – bisogna puntare sulla riduzione dell’orario di lavoro, sull’utilizzo dei contratti di solidarietà , oltre che sulla riforma degli ammortizzatori sociali in senso universalistico. Sul piano sociale, invece, il contrasto all’esclusione e alla povertà può arrivare dall’adozione del Reddito Minimo Garantitoâ€.
Tra gli altri temi posti sul tavolo, sono da aggiungere quelli relativi al ruolo del sindacato (il suo rapporto con le imprese e i lavoratori, il suo funzionamento interno), alla contrattazione e alla democrazia. “Il primo è stato particolarmente ‘stressato’ e svilito in questi ultimi anni – ha commentato il segretario della Fiom, che nel Vicentino conta 5600 iscritti –. Sulla contrattazione, invece, l’obiettivo è di arrivare gradualmente al Contratto Unico dell’Industria, non derogabile, come strumento di unificazione delle varie realtà del lavoro oggi troppo frammentate. Quanto alla democrazia, è necessario il voto dei lavoratori sui contratti aziendali e nazionali e sugli accordi interconfederali, oltre ad un maggior livello di confronto, trasparenza e democrazia interna. Il Testo Unico sulla rappresentanza del 10 gennaio scorso, pur recuperando aspetti positivi del precedente accordo, quello del 31 maggio 2013, rappresenta però un passo indietro proprio sui temi della contrattazione e della democraziaâ€.
“È necessario che il testo venga divulgato ai lavoratori e che sia sottoposto al voto di tutti gli interessati, arrivando a modificare gli aspetti negativi – ha concluso Ferron –. La Fiom chiede inoltre di arrivare ad una Legge sulla rappresentanza nel rispetto dei principi dell’articolo 39 della Costituzione e della sentenza della Corte Costituzionale del luglio scorso, che ha condannato la Fiat e sancito il rientro in azienda della Fiomâ€.
Mercoledì 12 e giovedì 13 marzo si terrà il XVII congresso della Cgil di Vicenza, dal titolo “Il lavoro decide il futuroâ€. L'appuntamento è all'Alfa Hotel, in città (via dell'Oreficeria, 50).
Mercoledì i lavori si apriranno alle ore 14 con l'accoglienza e la registrazione dei delegati, l'elezione della presidenza e delle commissioni, la relazione della segreteria della Camera del lavoro di Vicenza. Seguiranno i saluti di autorità e ospiti, il dibattito e, alle 18, l'intervento di Emilio Viafora, segretario generale della Cgil Veneto.I lavori e il dibattito riprenderanno giovedì alle ore 9. Alle 13 è previsto l'intervento di Vera Lamonica della segreteria nazionale della Cgil. Dalle 14.30 spazio agli adempimenti congressuali e all'elezione degli organismi dirigenti e delegati. La chiusura è in programma alle 17.30.
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