Fini a Mirabello: Pdl non c'è più, patto legislatura
Lunedi 6 Settembre 2010 alle 00:37 | 0 commenti
I passaggi fondamentali del discorso di ieri di Gianfranco Fini a Mirabello (fonte Adnkronos, foto fermo immagine Sky Tg 24).
PdL: "Il Pdl non c'è più, il partito che avevamo immaginato e che ho cofondato è finito il 29 luglio con la mia espulsione, degna del peggior stalinismo ... c'è il partito del predellino ... dobbiamo andare avanti ...
... avanti con la politica, avanti senza ribaltoni ma con un nuovo patto per arrivare a fine legislatura ... Futuro e libertà è l'incarnazione dello spirito autentico del Pdl ... La mia non è stata una fuoriuscita, o scissione né c'è stato alcun atteggiamento demolitorio verso il Pdl, ma c'e' stata la mia estromissione dal partito con un atto illiberale e autoritario .... Forse a suggerire questa decisione nei confronti di chi aveva contribuito a fondare il partito e' stato qualcuno che ha tratto ispirazioni dal libro nero del comunismo ... La mia cacciata dal partito è paragonabile alle peggiori pagine dello stalinismo, e' stata una brutale repressione ... incompatibile con un partito che si definisce liberale ... "
Gheddafi: "Se non fossi stato espulso dal Pdl avrei detto quello che pensavo sullo spettacolo francamente poco decoroso che c'è stato nei confronti di un personaggio che non ha nulla da insegnare per quanto riguarda la dignità della persona".
Magistratura: "E' eresia, è disfattismo, è stillicidio costante dire quello che continuero' a dire e cioe' che la magistratura e' il caposaldo della nostra democrazia?"
Libertà : ''In una democrazia liberale non c'e' eresia perche' non c'e' ortodossia, e il popolo non e' suddito. Avevo il dovere di farle (le critiche avanzate, n.d.r.) come presidente della Camera. Non credo di aver meritato un gesto infastidito e stizzito ed essere definito incompatibile. Berlusconi ha tanti meriti ma anche qualche difetto in primo luogo il fatto di non aver compreso che in una democrazia liberale non c'e' eresia perche' non c'e' ortodossia. Gli siamo tutti grati, lo dico sinceramente, ma non siamo un popolo di sudditi".
Colonnelli: "Qualche colonnello ha cambiato generale. E forse è gia' pronto a cambiarlo ancora".
Ministro dello Sviluppo economico: "E' impossibile che nonostante i 'ghe pensi mi' si debba ancora attendere per conoscere il nome del ministro allo Sviluppo economico".
Patto di legislatura: "Si va avanti e lo si fa per tenere fede allo spirito delle origini, per far rinascere il Pdl, perche' il governo non faccia errori. Si va avanti senza ribaltoni e cambi di campo ... serve un nuovo patto di legislatura che non sia un tavolo a due gambe, un accordo sancito con acquiescienza".
Famiglia Fini: "La campagna estiva di alcuni giornali del centrodestra e' stata il tentativo di dar vita ad un'autentica lapidazione di tipo islamico contro la mia famiglia ... Attendiamo fiduciosi e sereni che siano i magistrati a chiarire calunnie e diffamazioni ... Se questi giornali sono il biglietto da visita del partito dell'amore, immaginiamo cosa scriverebbero se diventassero un po' meno amichevoli ... A Vittorio Feltri dico che non ci lasceremo intimidire, perche' di intimidazioni ne abbiamo conosciute ben altre in altri anni della nostra storia politica".
Fini ha concluso (sempre fonte Adnkronos, n.d.r.) rilanciando il progetto di un ''grande centrodestra liberale, nazionale, riformatore, sociale ed europeo",invitando a ''gettare il cuore oltre l'ostacolo" e a rendere onore "ai sogni di quando avevamo 18-20 anni e non pensavamo di assumere cariche elettive. Di quando - ha detto citando Ezra Pound - eravamo soliti dire che se un uomo non è pronto a battersi per le sue idee o non valgono nulla le sue idee oppure non vale nulla lui".
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