Fine allarme: scuole aperte, alcune strade rimangono chiuse; pioggia come nel 2010
Venerdi 17 Maggio 2013 alle 18:03 | 0 commenti
Comune di Vicenza - Domani, sabato 18 maggio, le scuole situate nel territorio cittadino saranno regolarmente aperte. Dichiarato il fine allarme maltempo. Questo il testo dell'sms: "FINE ALLARME MALTEMPO: In corso interventi in aree allagate. Permangono disagi alla circolazione. Domani scuole aperte. 800281623 - 0444545311"
Maltempo, la situazione va verso la normalizzazione in gran parte della città . Anche stamani, però, si è registrato un nuovo picco di piena alle 13.30 a ponte degli Angeli, dove il fiume è tornato a 5 metri e 49 centimetri dopo essere calato fino a 4 metri e 62 centimetri alle 8.30.
Ora il livello è di 5 metri e 25 e continua a calare, mentre squadre dei 53 volontari stanno collaborando con il personale del Comune e della protezione civile per l’aiuto alle persone più colpite.
Il sindaco Achille Variati, questa mattina, ha verificato di persona la situazione di alcune delle zone più colpite o potenzialmente più a rischio. A Ca’ Tosate, in particolare, ha raggiunto con un canotto dei vigili del fuoco l’abitato della zona golenale ancora isolato. Ha effettuato un sopralluogo di via Sansigoli e via Cappellari, dove sarà necessario dare al più presto corso a un progetto di messa in sicurezza per proteggere le abitazioni dall’acqua del vicino Astichello. Ha inoltre verificato come siano risultate decisive, per la protezione di alcune zone ancora a rischio, le pompe idrovore installate da Acque Vicentine in via Allegri, in via Vittorio Veneto e in via Leoni e le due maxi pompe posizionate in via Stadio, capaci di aspirare 500 metri d’acqua al secondo.
Attualmente risultano ancora chiuse alcune strade:  strada di Casale dal civico 447 e oltre il cimitero, via Caperse, Ponte di Debba, San Pietro in Trigogna e Ca’ Tosate.
E’ chiusa inoltra la tangenziale in entrambe le direzioni nel tratto tra Vicenza Ovest e Riviera Berica-Campedello.
Rimane ancora chiuso viale San Agostino da viale del Lavoro al ponte sulla Dioma e via Colombaretta.
La chiusura prosegue anche in un tratto di contrà Santi Apostoli, in stradella Sansigoli, e infine in viale Rumor e contrà Chioare.
Passata l’emergenza, con la previsione di un miglioramento atmosferico che si profila per i prossimi giorni, al Centro operativo comunale diretto dal sindaco Achille Variati si analizzano i primi dati sull’evento che ha colpito ancora una volta Vicenza.
Quando a ponte degli Angeli si sono raggiunti i 5 metri e 80 centimetri, picco registrato alle 23 di ieri sera, sono transitati nel fiume tra i 280 e i 285 metri cubi al secondo d’acqua. (A 6 metri, considerata la quota di esondazione, sarebbero transitati 300 metri cubi al secondo). Un’enorme massa d’acqua che ha continuato a premere per ore sugli argini e sull’intero sistema idraulico cittadino.
Quanto alla quantità di pioggia caduta, ieri ne è scesa tanta quanta il 31 ottobre 2010, una vera bomba d’acqua che si è scaricata a nord della città e che ha provocato l’ingrossamento di tutta l’asta del Bacchiglione.
Consistente la superficie di territorio comunale interessata dagli allagamenti, anche se in gran parte agricola: si tratta di 3,7 chilometri quadrati, rispetto ai 16,6 chilometri quadrati del 2010 e i 2,3 chilometri quadrati allaganti nel 2012.
Fondamentali, per mitigare gli effetti dell’evento, sono risultati gli interventi idraulici già eseguiti e le pompe idrovore posizionate in punti particolarmente fragili: via Allegri, via Vittorio Veneto, via Leoni e viale Stadio.
Anche le piene del Retrone e del Dioma hanno provocato notevoli problemi, in particolare a Sant’Agostino, in zona industriale e, in centro, in contrà Santi Apostoli dove si sono verificati allagamenti per la difficoltà di smaltire le acque piovane
Questa emergenza ha confermato inoltre la fragilità del sistema fognario della zona di viale Trissino e delle aree golenali a sud della città .
Passata l’emergenza, il sindaco ha annunciato che per l’autunno saranno completati i lavori previsti in città , ma ha ribadito che rimane fondamentale, per la città , la realizzazione del bacino di Caldogno.
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