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Finanza locale, Colombara: le tasse stanno cambiando verso?

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 9 Novembre 2015 alle 14:55 | 0 commenti

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Di seguito interrogazione comunale di Raffaele Colombara, Lista Variati Sindaco

Con un documento firmato da 24 consiglieri nel giugno dello scorso anno il Consiglio Comunale chiedeva un cambiamento delle regole del Patto di Stabilità, che non permetteva di utilizzare per investimenti in opere per la città la liquidità nelle casse comunali, molto alta nel caso di Vicenza. Veniva sollecitata l’Amministrazione a farsi interprete in sede nazionale di questa assoluta necessità.

E’ passato un anno e mezzo.

La Legge di Stabilità presentata in questi giorni sembra per alcuni aspetti aprire su questo tema, con un passaggio che autorizza l’utilizzo dell’avanzo di bilancio.

Con qualche perplessità. Lo stesso Ragioniere capo del nostro Comune rileva come su questo punto la legge di Stabilità porti con sé un paradosso: «Maggiore è il Fondo dei crediti di dubbia esigibilità, maggiore sarà la possibilità di utilizzare gli avanzi». Un controsenso visto che il primo non è di certo sinonimo di virtuosità (Giornale di Vicenza 7.11.2015).

In realtà non si intravedono cambiamenti strutturali. Anzi.

La stessa Corte dei Conti rileva come “la manovra lascia sullo sfondo problemi non risolti, come il definitivo riassetto del sistema di finanziamento degli enti locali”.

In poche parole, le norme rimangono come sono e andando avanti così non si capisce bene come si finanzieranno i Comuni.

Una incertezza di fondo, e una direzione che sembra anzi aver cambiato verso: verso un nuovo accentramento statale. Altro che autonomia degli enti locali!

Il Capo del Governo, nato come sindaco e paladino delle autonomie locali, ora come Primo Ministro sta portando avanti un programma di accentramento statale che, quantomeno, continua a strozzare i comuni.

Emblematica la questione della tassa sulla casa, cambiata negli ultimi anni svariate volte, con incertezza per i cittadini e un interrogativo per i Comuni su quanto questo giochino sia costato nel complesso alla comunità locale.

Con una certezza: le casse comunali sono state espropriate di questo introito (che costituiva circa un terzo delle entrate) a fronte di trasferimenti da parte dello Stato Centrale di volta in volta da verificare.

Al riguardo della TASI, sempre la Corte dei Conti afferma che “il suo taglio "cristallizza" la capacità fiscale dei Comuni, avvantaggiando chi ha alzato al massimo le aliquote e penalizzando i Comuni dove l'imposta è invece rimasta su livelli più bassi”. Per Banca d’Italia, addirittura, questo taglio comporta ulteriori rischi, visto che l'abolizione della Tasi produce un aumento dei trasferimenti statali necessari a compensare il mancato gettito dei Comuni che, "se non accompagnato da attente misure di controllo, comporta il rischio di creare incentivi ad accrescere la dinamica della spesa locale".

Per Banca d'Italia sarebbe stato meglio eliminare la tassa sulla produzione rispetto ad alleggerire le imposte sulla casa.

Di questa nuova aria, di questo cambio di direzione sono prova anche le recenti proposte di legge di due parlamentari di Roma città (senatore Ranucci, DDL 1694; onorevole Morassut, PDL 3090) che nella sostanza annullano le autonomie locali.

Tutto ciò premesso

si chiede all'Amministrazione Comunale



  • quale azioni sono state messe in campo e quali si intendano porre in essere per giungere ad una modifica delle norme che impediscono di spendere per investimenti sulla città, norme poco comprensibili specie per Comuni con i conti in ordine come il nostro; più i generale, per giungere ad un “definitivo riassetto del sistema di finanziamento degli enti locali” che tenga conto della loro autonomia;


  • quali indicazioni vi siano sui rimborsi da parte dello Stato rispetto al gettito della tassazione sulla casa 2015;


  • più in generale, se sia cambiato in positivo o in negativo per le casse comunali l’apporto della tassazione sulla casa, attraverso il confronto tra i saldi degli ultimi anni in cui era vigente l’ICI e quelli in cui il gettito viene dal rimborso di IMU e Tasi da parte dello Stato centrale;


  • quale sia la valutazione dell’Amministrazione rispetto alle recenti proposte di legge di due parlamentari di Roma città (senatore Ranucci, DDL 1694; onorevole Morassut, PDL 3090) che nella sostanza annullano le autonomie locali.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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