Filippin: No al nucleare in Veneto
Martedi 9 Febbraio 2010 alle 18:06 | 0 commenti
Partito DemocraticoÂ
«No al nucleare in Veneto. È pericoloso, costoso e presenta troppi problemi irrisolti»
Filippin: «Fra i dirigenti leghisti regna la confusione più assoluta su un tema fondamentale per il futuro del Veneto»
Padova - «Il referendum sul nucleare? Bisognerebbe farlo fra i dirigenti del Carroccio, per capire cosa pensano di un tema così importante per il futuro del Veneto. Per ora regna la confusione più assoluta nelle fila della Lega».
È il commento del segretario regionale del Partito Democratico Rosanna Filippin sullo scontro sul nucleare all'interno della Lega Nord. «La Lega Lombarda con Calderoli spinge per il nucleare, la Lega Veneta con Zaia risponde con un no secco e Gobbo, il segretario veneto del Carroccio, non sapendo più che pesci pigliare, propone il referendum per scaricare la responsabilità sui cittadini - prosegue la Filippin -. In questo modo la Lega conferma ancora una volta la sua doppia faccia, anzi tripla. Ci sarebbe da ridere, se non si stesse parlando di una grave ipoteca sul futuro del nostro territorio, gestita dalla Lega con imbarazzante superficialità ».
«La nostra posizione è nota e rimane ferma: in questo momento la tecnologia nucleare non è sicura, è costosa e presenta gravi problemi irrisolti come lo smaltimento delle scorie - conclude Filippin -. La posizione sul nucleare della Lega, che fino ad ora ha governato in giunta regionale senza riuscire a elaborare un piano energetico, dipende invece dagli umori altalenanti dei suoi leader. Una situazione inquietante, perché sul sì o no al nucleare si gioca il futuro del Veneto, del suo territorio, della sicurezza dei suoi abitanti».
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