Filippin: Lega e corruzione non una sorpresa
Giovedi 30 Settembre 2010 alle 18:11 | 0 commenti
"Lega e corruzione? Non è più una sorpresa: dicono di essere diversi, ma non lo sono".
Rosanna Filippin, segretario regionale del Pd Veneto, commenta l'arresto dell'Assessore leghista del Comune di San Michele al Tagliamento David Codognotto.
"La crisi del paese - afferma la Filippin - non è solo sociale. È anche crisi di legalità . La corruzione non è scomparsa affatto: anzi. E il centrodestra, ossessionato com'è, per servilismo verso il premier, dall'attacco ai giudici, non ha fatto in questi anni nulla per arginare il fenomeno. Adesso, come nel '92 faceva Craxi, la Lega ci dirà che Codognotto è un "mariuolo", un caso isolato. Ma la verità è che la Lega non può chiamarsi fuori, perché sul piano politico le sue mani non sono affatto pulite".
"Ormai - spiega il segretario del Pd - sono diversi i casi in cui esponenti della Lega sono coinvolti in episodi discutibili se non apertamente illegali. L'uso improprio delle auto blu in Friuli Venezia Giulia, l'accusa di favoreggiamento della prostituzione nel caso dell'assessore alla sicurezza leghista di un piccolo comune vicentino, il sospetto abuso d'ufficio del uomo di Tosi nell'azienda veronese di trasporti. E ora questa storia di concussione, che in tempi di crisi grida doppiamente vendetta. Ma davvero i leghisti vogliono far credere di essere diversi?"
"In fondo - nota il segretario del Pd - la Lega ha retto il gioco a Berlusconi approvando tutte le leggi ad personam che il Cavaliere ha voluto per evitare il giudizio dei giudici. Ha approvato lo smantellamento delle norme che avrebbero consentito una lotta seria all'evasione fiscale. E in compenso non ha fatto nulla per dare mezzi di contrasto efficace alla corruzione".
A cura di PD Veneto
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