Fiamme Gialle, controllo del territorio: contro abusivismo e lavoro nero
Mercoledi 30 Maggio 2012 alle 14:19 | 1 commenti
Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza - La scorsa settimana quasi 200 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, hanno dato luogo ad un vasto "Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio" che ha interessato diverse aree della città di Vicenza e del suo hinterland. Militari in "divisa" hanno perlustrato numerosi "quadranti" del territorio vicentino per la prevenzione e repressione dei fenomeni dell'abusivismo e della vendita di merce contraffatta.
Mirate e sistematiche le perlustrazioni eseguite, soprattutto in aree particolarmente esposte a tali fenomeni illeciti, quali quelle del centro storico, in prossimità di mercati rionali e le principali arterie dove si incontrano grandi o piccoli esercizi commerciali. Pattuglie in "abiti civili" hanno invece effettuato attività ispettive in materia di scontrini e ricevute fiscali, riservando particolare attenzione, nel fine settimana, al territorio del capoluogo, del bassanese e dell'Altopiano di Asiago. Tali tipologie di operazioni si inquadrano in consolidate metodologie d'azione, sistematicamente attuate anche nella specifica prospettiva di utilizzare i dati "caldi" acquisiti sul campo per integrare ed attualizzare le attività di monitoraggio ed analisi del tessuto "economico-finanziario". La "mappatura del territorio" e le correlate "analisi di rischio" sono infatti oramai divenute usuali strumenti di cui si avvalgono le Fiamme Gialle beriche al fine di meglio "mirare" ben più approfondite attività ispettive verso i soggetti nei cui confronti emergono significativi indizi di comportamenti illeciti e di "infedeltà fiscale". Si evidenzia che il "Piano Coordinato" ha avuto un duplice obiettivo: tutelare, da un lato, gli operatori economici "regolari" dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma ed evitare, dall'altro, che gli esercenti che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali finiscano con il risultare indebitamente "svantaggiati" rispetto a loro concorrenti che violano le norme tributarie. Complessivamente in materia di emissione di scontrini e ricevute fiscali sono stati eseguiti 390 controlli, che hanno portato alla constatazione di 164 violazioni (pari a oltre il 42 %) per mancata o irregolare emissione di tali documenti fiscali da parte di operatori economici delle più disparate categorie economico - commerciali: bar, panifici, gastronomie, pizzerie, ortofrutta, gelaterie, saloni di parrucchiera, estetica, farmacie, commercio di abbigliamento, commercio al dettaglio di calzature, commercio ambulante di pelletteria, bigiotteria, negozi di antiquariato, lavaggio auto. In tale ambito è stato verbalizzato un ambulante di profumi il quale, proprio davanti ai militari operanti che attendevano che terminasse di servire i clienti, non ha emesso, in 3 minuti, 2 scontrini a 2 diversi clienti. Le suddette irregolarità vanno ad aggiungersi alle 333 violazioni in materia di scontrini e ricevute fiscali già individuate dalla Guardia di Finanza - sul territorio dell'intera Provincia - nei primi mesi dell'anno, pari a circa il 30% dei controlli complessivamente eseguiti. In materia di contrasto all'abusivismo ed alla vendita di prodotti contraffatti, sono stati eseguiti 10 interventi, che hanno portato al sequestro di 1122 "pezzi". Le merci sequestrate appartengono alle più diverse categorie merceologiche; meritano di essere evidenziati articoli di bigiotteria, casalinghi, giocattoli ed attrezzature da gioco per bambini. Emblematico il caso di un soggetto, denunciato due volte nello stesso giorno per lo stesso reato. Nella mattinata, trovato intento a vendere accessori di abbigliamento contraffatti, nel pomeriggio mentre tentava di vendere borse contraffatte. Numerosi i controlli eseguiti anche nel comparto della commercializzazione di prodotti che vengono immessi sul mercato in violazione alla normativa comunitaria e nazionale sulla sicurezza dei prodotti. Un centinaio le altalene da gioco per bambini sequestrate perché risultate non conformi alla normativa di settore posta a tutela della sicurezza e della salute dei "piccoli consumatori". Anche in questo caso, tali risultati vanno ad aggiungersi ai sequestri di ulteriori 3300 "pezzi" contraffatti ed alla verbalizzazione di 13 soggetti, di cui 2 denunciati a piede libero, già effettuati dalle Fiamme Gialle nei primi mesi dell'anno sul territorio dell'intera provincia. Continua senza sosta anche l'attività di contrasto al mercato del lavoro "nero". Un bilancio significativo quello consuntivato la scorsa settimana: su 20 controlli eseguiti, scovati 19 lavoratori in nero/irregolari che operavano prevalentemente all'interno di imprese edili ma anche in bar, gelaterie, pizzerie, lavaggi auto e discount. Dall'inizio dell'anno sono 183 i lavoratori irregolari scoperti dalle Fiamme Gialle beriche; 39 completamente "in nero". Un dato da non sottovalutare, nella lettura del fenomeno oggetto dell'attività ispettiva, è la scoperta di 30 datori di lavoro complessivamente verbalizzati per impiego di lavoratori in nero/ irregolari. Uno "sfruttamento" quello dei lavoratori che frena crescita ed economia legale e favorisce la proliferazione di forme di criminalità diffuse. Nel corso della capillare operazione ispettiva alla ricerca di lavoratori "sfruttati" e privati dei diritti alla salute ed alla sicurezza, previdenza e assistenza, emblematico è stato il caso di una donna, trovata intenta a lavorare in un bar della città che, alla vista dei militari operanti, ha tentato, con una manovra diversiva, di sottrarsi al controllo fingendosi una cliente. Nell'ambito dell'attività contro l'abusivismo è stato effettuato un intervento nel bassanese nei confronti di una signora che esercitava all'interno della propria abitazione l'attività di estetista, senza alcuna autorizzazione comunale e sanitaria. All'atto dell'accesso sono state trovate, oltre ad attrezzature e macchinari usati per le prestazioni di servizio, successivamente poste sotto sequestro, 3 clienti che attendevano di sottoporsi alle cure estetiche. Nel confronti dell'estetista illegale è scattata la verifica fiscale per quantificare i redditi dalla stessa non dichiarati al fisco.
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Senza poi contare che se la Guardi di Finanza facesse più Ispezioni nelle varie piscine Comunali "scoprirebbe" anche chi fa qui il doppio lavoro proveniente sia dal pubblico sia dal PUBBLICO IMPIEGO..ma anche diversi pensionati..che NON pagano nessuna tassa ! Ma chi fa il doppio lavoro e pensionato esentasse PORTA via lavoro ad i tanti disoccupati Italiani ! E si continua a violare leggi sul Lavoro e sui Lavoratori ed i Comuni sanno..molto bene cosa accade nelle piscine pubbliche Italiane..COMPARTECIPI come chi viola le LEGGI ed EVADE ! E molte volte certe cooperative, società sportive fanno pure fallimento..ma chissà come fanno..ricompaiono poi sotto nuovi nomi..societari ma con le stesse identiche facce..gestiscono nuovamente..a volte le stesse PISCINE COMUNALI di prima ! E ricominciano come nulla fosse accaduto..con i soliti Lavoratori in nero.. con chi fa il doppio lavoro..pensionati..Più VERI e RIPETUTI CONTROLLI ! Se ciò fosse realmente fatto vi sarebbe più lavoro regolare e con meno rischi per la sicurezza per tutti.
Morando sergio