Fli Vicenza risponde a Berlato
Mercoledi 23 Febbraio 2011 alle 23:00 | 1 commenti
Coordinamento provinciale di FLI Vicenza - Come oramai nostra buona abitudine, non avremmo voluto rispondere alle parole di Sergio Berlato, avendolo promesso a noi stessi prima che agli amici; inutile perdere tempo e duellare d'offese senza fine, ma c'é un ma oggi.
Seppur con il solito stile insolente e denigratorio, Berlato sorprendentemente cerca di fare un ragionamento politico, e volendo riconoscere questo tentativo, seppur povero di contenuti, non possiamo sottrarci dal riconoscergli una risposta.
Ha ragione Berlato quando sostiene che alcuni in FLI hanno cercato di riprendere malvezzi della vecchia politica e svilenti dinamiche, tanto in voga nel PDL da cui e per cui siamo usciti, ma hanno sbagliato i calcoli e difatti, con le più paradossali scuse (l'on. Rosso perchè il partito è troppo a destra, l'on. Bellotti per i suggestivi sbandamenti a sinistra), se ne sono andati.
Ha ragione Berlato quando dice che Fini non é l'ultimo paladino della democrazia, perchè grazie a Dio siamo tanti, molti più di quanti lui stesso non possa immaginare.
Ha ancora ragione Berlato: entrare nel PDL é stato un errore ammesso con senso di responsabilità anche da Fini, ma Berlato, folgorato e convertito sulla via di Damasco lo considerava un errore fatale sino a pochi giorni prima del congresso fondativo del PDL.
Saltare a bordo della corazzata, esaltando il timoniere di Arcore, è una prassi che sottolinea ancora una volta la sua nota coerenza. Ondeggiante per consuetudine, approda sempre dove più gli conviene, molto simile allo stesso Premier per metodi di persuasione utilizzati quando si fondano su slogan e pura demagogia.
Su un'altra cosa invece non ha ragione Berlato. Per noi e per Futuro e Libertà non esistono prime, seconde o quarte file della politica o del partito, ma siamo tutti sulla medesima linea d'orizzonte, appaiati e non appiattiti sul nostro leader. Gli abbiamo affidato il compito di guidarci, consapevoli che si tratta di un grande leader, un valido politico, ma è anche un uomo e come tale può commettere qualche errore.
Se abbiamo scelto di stargli vicino e pronti a sostenerlo, non è per una poltrona o per una prebenda, ma per un'idea dell'Italia e del centrodestra italiano che non può essere rappresentato ne da Berlusconi e tantomeno da Berlato.
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