Festa del 2 giugno: l'appello di Franca Equizi
Sabato 2 Giugno 2012 alle 16:44 | 4 commenti
Riceviamo da Franca Equizi e pubblichiamo
Lo dico col cuore in mano al nostro premier Mario Monti. E con forza chiedo al sindaco di Vicenza Achille Variati di farsi portatore di questo appello (cosa che domando anche al presidente della provincia Attilio Schneck). L'Italia abbandoni il teatro di guerra dell'Afghanistan; abbia coraggio e dignità di usare quelle risorse per le vittime del sisma emiliano senza dimenticare quello abruzzese.
In Afghanistan l'Italia ha combattuto e combatte una guerra conto terzi, di fatto di aggressione, che nulla ha a che fare con le missioni di pace. L'Italia da decenni paga contributi di centinaia di migliaia di euro all'amministrazione Usa per il mantenimento della truppa americana qui nel nostro Paese, Dio solo sa in base a quali accordi. E Vicenza da questo punto di vista porta ancora la ferita del Dal Molin. Fino a quando potremmo permettercelo? Fino a quando spacceremo fumose istanze strategiche con i grassi contratti sottoscritti tra le forze armate Usa e le compiacenti imprese italiane tra cui diverse vicentine? Se il concetto di democrazia al quale l'Italia sembra avvinghiarsi questo 2 giugno è il "pecunia non olet" allora gli eventi che da domani seguiranno sono solo un pezzo della cronaca della fine. Una fine da pezzenti, ingozzata di miti e orizzonti pezzenti.
Franca Equizi
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