Opinioni | Categorie: Politica, Informazione

Ferrio e la casella postale di Variati

Di Alessio Mannino Giovedi 15 Ottobre 2009 alle 20:33 | 0 commenti

Stefano FerrioDue settimane fa, intervistato dal sottoscritto sulla libertà d'informazione, non si era lasciato scappare mezza parola. Così, grazie alla scaramanzia e soprattutto alla sua amicizia con Variati, l'ormai ex firma del Gazzettino Stefano Ferrio è stato arruolato nel folto gruppo che si occupa della comunicazione (il portavoce e capo di gabinetto Jacopo Bulgarini d'Elci, tre segretarie, urp, ufficio stampa e capo-cerimoniale Daniele Andreose). Disporrà di un proprio ufficio a Palazzo Trissino, proprio davanti a quello dell'influentissimo Bulgarini. Col quale, sia per carattere che per la diversa mansione affidatagli, non crediamo entrerà in conflitto. Ferrio, 53 anni, non è quello che si dice un ragazzo di bottega: professionista dal 1983, un lungo passato al Giornale di Vicenza, docente di semiologia del cinema a Padova, già collaboratore di Unità e Diario, è uno che conosce Vicenza a menadito e che l'ha raccontata in lungo e in largo.

 Eppure, ha accettato l'incarico di "addetto alla comunicazione coi cittadini": in pratica, rispondere alle numerose lettere e email che vengono inviate a Variati. Lui pare contento. Noi, al posto suo, con la storia professionale che ha, lo saremmo un po' meno. Il compenso, di per sé, non è da capogiro: 1700 euro al mese, con un contratto a tempo determinato legato al mandato di questa amministrazione. Tuttavia, in questi tempi di disoccupazione dilagante, un discreto gruzzoletto. Che farebbe gola a molti che si barcamenano per sopravvivere (tra i quali ci sono molti free lance qual è anche Ferrio). E non sappiamo quanto proporzionato al compito di fare da filtro alla corrispondenza pubblica del borgomastro: si vede che i vicentini intasano la casella di posta del primo cittadino con lagnanze, suggerimenti, proposte, proteste. Ora, sicuramente meglio assumere un giornalista come Stefano che non, mettiamo, certe fidanzate prive di curriculum. Però, ecco, ci sentiamo di dare un consiglio al sindaco e al suo braccio destro Bulgarini: pensate a dar seguito coi fatti a quella montagna di messaggi, più che a dar loro una risposta nell'ottimo italiano dell'amico Ferrio.

Alessio Mannino

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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