Fermate le introduzioni illecite di cuccioli... degli animalisti
Mercoledi 2 Febbraio 2011 alle 10:18 | 0 commenti
Federfauna - Stando a Google, un cane di razza trasportato da un commerciante che parta da Budapest in Ungheria, per arrivare in Italia (a Trieste) viaggia 5 ore e 29 minuti, percorrendo 556 chilometri. Un meticcio trasportato da un animalista che parta da Madrid in Spagna, per arrivare in Italia (a Ventimiglia) viaggia 12 ore e 59 minuti, percorrendo 1301 chilometri, ovvero piu' del doppio, sia come tempo che come distanza.
Se l'animalista parte invece da Bucarest in Romania, per arrivare a Trieste il suo meticcio deve viaggiare per 15 ore e 39 minuti e percorrere ben 1364 chilometri. Stando alle notizie pubblicate di recente dai giornali, e' un rappresentante dell'Enpa a descrivere come "un vero inferno" il viaggio dall'Ungheria di alcuni cani di razza, che dice essere stati "trasportati ininterrottamente per molte ore", ma e' una sezione della medesima associazione animalista, a collaborare ad un progetto per ospitare randagi provenienti dalla Spagna. E non qualche cane arrivato qui per caso, ma "Un progetto di collaborazione che cerca di trovar loro adozioni, stalli temporanei e soprattutto donazioni per consentire ai volontari di portarne via altri...". Gia', donazioni: perche' per gli animalisti "pagare" dei soldi per "acquistare" un cane e' deprecabile, ma "donare" dei soldi per "adottare" un cane, addirittura nobilita... Ma se il tutto si limitasse solo ad una poco corretta politica di marketing, andrebbe ancora bene. Il fatto e' che gli articoli su questi "salvataggi" di randagi spagnoli, operati da "volontari" di diverse associazioni animaliste, riportano fotografie di mezzi di trasporto che non sembrano assolutamente avere le caratteristiche necessarie per trasportare animali vivi per lunghe distanze, prescritte dalle norme che invece i commercianti sono tenuti a rispettare. Per quanto riguarda l'eta' dei cani, poi, mentre sono noti numerosi casi di cuccioli sequestrati a commercianti, semplicemente asserendo che non avessero l'eta' adatta ad essere trasportati (anche quando fior di documentazione accertava il contrario), nel caso di alcuni di questi trasporti animalisti, sono gli stessi autori a dichiarare che comprendano cuccioli sotto eta': su Facebook ci sono gli appelli, sempre per chiedere soldi, che ritraggono i cuccioli (forse perche' fruttano di piu'!) e le dichiarazioni degli animalisti che accertano per alcuni di essi 2 mesi di eta', quando un cane che entri in Italia dalla Spagna, esattamente come uno che entri dall'Ungheria, di mesi dovrebbe averne almeno 3. I controlli? Uno di questi "staffettari" internazionali racconta: "A (...) ci ha fermato la Forestale, temendo di trovarsi di fronte a un commercio illecito di animali. Invece, dopo aver visto i nostri documenti (...), l'esito dei meticolosi controlli e' stato favorevole. Anzi, ci hanno pure fatto i complimenti per il nostro impegno". Beh, pensera' qualcuno, perlomeno, con i bilanci milionari che hanno alcune associazioni animaliste, predisporranno dei centri di accoglienza super lusso per questi cani. Dalle poche notizie reperibili sul progetto citato inizialmente, sembra che la collaborazione sia tra una sezione Enpa ed una Asl: per i cani introdotti dalla Spagna, sarebbe la Asl a mettere a disposizione il proprio apporto logistico, servizi veterinari, strutture, medicinali e personale, quali quelli del canile sanitario, che paghiamo tutti noi!...
Per le tutte news: http://www.federfauna.org/News/
FederFauna
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