Federpetroli: decreto Salva Italia rovina settore petrolifero
Mercoledi 7 Dicembre 2011 alle 23:07 | 0 commenti
 
				
		
		Federpetroli Italia  -  Pagheremo la benzina allo stesso costo ma con minor prodotto. Allarme per la perdita di erogato. Tavolo di verifica con l'esecutivo o saremo costretti a rinegoziare i Contratti di Gestione.
FederPetroli Italia comprende il sacrificio richiesto dal Presidente del Consiglio Monti, al fine di scongiurare un ulteriore peggioramento sui mercati ma, l'ulteriore aumento delle accise, provoca uno sconvolgimento sul mercato dei prodotti petroliferi. Questa volta sono stati colpiti i Gestori degli Impianti, le stesse società petrolifere ed i consumatori: se questo è il significato di "Manovra equa", i punti ci sono tutti.		
I Gestori degli Impianti di carburante compreranno il prodotto allo  stesso prezzo ma, di conseguenza, in quantità minore; non si tratta di  richio ma di fattore certo su una minor vendita di prodotto alla pompa e  lo stesso margine di guadagno fissato da Contratto.
FederPetroli  Italia chiederà all'Esecutivo di intervenire e convocare,  tempestivamente, le società petrolifere e tutte le parti interessate al  fine di rivedere, entro brevisssimo tempo, le tassazioni di settore per  trovare un "ammortizzatore comune" che renda meno pesante la fiscalità e  la vendita di prodotto sugli Impinati italiani o si arriverà a  rinegoziare i Contratti con le società petrolifere.
Tutto ciò  servirebbe di buon auspicio da parte dei Gestori ad incrementare le  vendite nei prodotti con i rispettivi sconti convenuti con le società  petrolifere e ad alleggerire il peso derivato dal Decreto e dai  precedenti rincari delle accise del passato Governo Berlusconi, con un  occhio di riguardo al consumatore finale
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