Quotidiano | Categorie: Agricoltura

Fedagri, Manzato, 313 cooperative e 4,6 mld di fatturato: cooperazione agroalimentare resiste

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 17 Luglio 2011 alle 10:09 | 0 commenti

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Fedagri Veneto - Si è tenuto venerdì il confronto del Consiglio di Fedagri Veneto con Franco Manzato, assessore regionale all'agricoltura. Nonostante la crisi, con 313 cooperative e 4,6 miliardi di fatturato la cooperazione agroalimentare continua a resistere nel mercato (foto relatori).

Problemi e possibili soluzioni per la salvaguardia del settore primario regionale: è stato questo il tema portante dell'incontro tra il Consiglio di Fedagri Veneto e Franco Manzato, assessore regionale all'agricoltura (qui i dati regionali e qui quelli provinciali, divisi per settore).

L'incontro si è tenuto presso la sede di Confcooperative Veneto a Padova.
«Come Confcooperative chiediamo il riconoscimento e la valorizzazione del prodotto cooperativo come somma dei valori di un territorio e delle sue genti che, come i nostri soci, ne salvaguardano le tradizioni, la tipicità e la genuinità ha esordito Bruno Nestori, presidente Confcooperative Veneto. «Questo incontro - ha aggiunto Antonio Melato, Presidente Fedagri Veneto - nasce per approfondire le azioni e le politiche che la Regione Veneto sta approntando nei settori agricolo ed agroalimentare, anche alla luce dei risultati emersi dalla Conferenza regionale dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, e del dibattito che si sta svolgendo in sede europea. Riteniamo fondamentale che la politica rafforzi i valori espressi dalla cooperazione nelle sfide del mercato con lungimiranza, attraverso una programmazione di medio e lungo periodo. Le cooperative sono un esempio di come la filiera corta e organizzata sia promotrice di buona occupazione e di sviluppo di un territorio: va ricordato che Fedagri Veneto conta da sola ben 313 cooperative associate, circa 63.400 soci e un fatturato annuo di oltre 4,6 miliardi di euro. Le linee politiche future dovrebbero rilanciare la competitività del sistema attraverso strumenti di regolazione dei mercati gestiti direttamente dai produttori, restituendo loro la responsabilità di governo del settore agricolo».
Molti gli argomenti all'ordine del giorno, che sono stati esposti dagli esponenti del Consiglio di Fedagri Veneto e dai referenti di alcune tra le principali realtà della cooperazione agricola regionale. Innanzitutto il problema dell'eccessiva burocratizzazione, la cui gestione per costi e tempistiche risulta spesso insostenibile per i produttori. E ancora il difficile rapporto con la grande distribuzione organizzata, con la quale si stanno avviando trattative ma che troppo spesso propone prezzi con i quali gli agricoltori locali non possono competere. O la necessità di ricorrere sempre più spesso alle aggregazioni, valorizzando il binomio cooperativa - Organizzazione di Produttori.
Molti quindi gli elementi portati all'attenzione dell'assessore regionale Franco Manzato, che ha così risposto: «Riteniamo realmente importanti queste occasioni di dibattito e confronto con i vertici delle cooperative agroalimentari regionali, che costituiscono la maggioranza delle realtà agricole del nostro territorio. Le richieste pervenute anche in precedenti occasioni si stanno concretizzando in una serie di cambiamenti, che saranno avviati già nei prossimi mesi: dalla revisione di Veneto Agricoltura - alla quale verrà data una connotazione più legata all'innovazione e alla ricerca - a quella di Avepa, che sarà sempre più legata agli interessi degli agricoltori, riducendo la burocrazia. Gli enti saranno insomma sempre più orientati a mettersi al servizio degli imprenditori agricoli. Sul piano della semplificazione, ad aprile di quest'anno è stato avviato lo Sportello Unico, che ci ha permesso di risparmiare circa 2 milioni di euro». «A livello finanziario - ha proseguito - stiamo invece cercando delle soluzioni per permettere che i ricavi della cessione del patrimonio regionale di Veneto Agricoltura restino al settore primario, e stiamo considerando strumenti normativi per dare finanziamenti non a fondo perduto ma a conto interesse. Abbiamo inoltre previsto una serie di azioni promozionali e informative, che possano semplificare la vita degli agricoltori: un portale nel quale reperire facilmente opportunità di finanziamento, scadenze, documenti; una rivista tecnica distribuita in 80.000 copie; rubriche specifiche nelle principali emittenti regionali; concessione del marchio "Tra cielo e terra" - in collaborazione con il Settore Turismo - ai prodotti più rappresentativi della nostra regione. Per tutelare la produzione locale dalla concorrenza di prodotti dei quali non si conosce la provenienza e che non sono tracciabili, come Regione Veneto stiamo prendendo accordi con le forze dell'ordine: l'incremento dei controlli è una misura che serve all'economia ma soprattutto che garantisce ai cittadini di poter acquistare prodotti sani e certificati».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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