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FdS, Prc: visione europea della città con una torre di 11 piani fuori terra e 3 nel sottosuolo?

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 3 Marzo 2011 alle 22:45 | 0 commenti

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Guido Zentile, Irene Rui, Prc, FdS  -  Ci permettiamo di entrare anche noi nel dibattito sulla futura città di Vicenza. Siamo concordi con l'Amministrazione del capoluogo che si deve immaginare uno sviluppo diverso della città, di avere una visione europea dell'urbanistica. La visione europea delle città è totalmente differente dal modo di pensare italiano, innanzitutto si parla di recupero dell'esistente e su questo c'è lo sforzo dell'Amministrazione cittadina.

Si parla anche di aree verdi, di città ecosostenibili e a misura di persona con standard diversi, di tenere fuori il traffico dallo spazio cittadino con la creazione di parcheggi scambiatori e non come a Vicenza che lo si vuole portare a ridosso del centro storico. La città europea è un centro a servizio dei cittadini dove donne e uomini possono avere un tempo per il lavoro, uno per la famiglia e uno per il tempo libero, indiscriminatamente dal genere che rappresentano. Si parla quindi servizi ai cittadini (di ausilio, sociali e culturali), aiuti ai più poveri e rispetto per l'ambiente. La città europea ha accantonato le rotonde, vere e proprie barriere per pedoni, per una riqualificazione della viabilità a misura di pedoni e ciclisti, senza l'edificazione di nuove strade o viadotti. Gli urbanisti europei si avvalgono di veri e proprie valutazioni ambientali e paesaggistiche (no copia-incolla) in modo da tenere conto dell'assetto idrogeologico del sistema.
L'ipotesi di costruire nell'ex area domenicheli una torre di 11 piani fuori terra e 3 nel sottosuolo, ci lascia al quanto perplessi. Se dovessimo scegliere tra le due ipotesi di progetto presentati dall'Amministrazione Vicentina, preferiremo il B più basso, rispetto all'A appena accennato, poiché meno impattante per il territorio. Non riprenderemo l'edilizia degli anni '60 sia perché quella ha dato dal punto di impatto visivo, una brutta prospettiva ad una delle porte della città, sia perché edifici bassi permetterebbero di ammirare le bellezze cittadine. Pensiamo alla torre di San Felice, Monteberico, il castello e lo stesso centro cittadino. Non commettiamo l'errore della Torre Everest di Viale Torino, un vero obbrobrio urbanistico da abbattere.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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