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Fattorie solidali, Manzato: interventi per lavoro persone disabili e fragili

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 25 Giugno 2012 alle 15:36 | 0 commenti

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Regione del Veneto  -  Le "fattorie sociali" sono imprese agricole dove sono inserite, con interventi integrati tra i settori dell'agricoltura, del sociale e del lavoro, persone disabili o fragili che beneficiano del lavoro a stretto contatto con la natura e le relazioni solidali. Per incentivare questo progetto di agricoltura solidale, l'Assessore regionale al comparto Franco Manzato, di concerto con i colleghi Remo Sernagiotto al sociale e Elena Donazzan al lavoro, ha portato all'approvazione della Giunta regionale un provvedimento che costituisce un gruppo di lavoro tra tecnici e esperti di agricoltura sociale o solidale.

Alla fine dell'anno in corso, il gruppo relazionerà alla Giunta regionale in merito al grado di diffusione di questo particolare tipo di agricoltura nel Veneto; all'individuazione degli ostacoli normativo-economici per i soggetti erogatori di servizi di utilità sociale attraverso l'agricoltura; alle opportunità di sviluppo del settore. «Sarà un tavolo - commenta Manzato - che cambierà l'impostazione fin qui consolidata. Passerà da questa porta il primo intervento importante: l'integrazione dell'agricoltura nel sociale con una filiera corta tra fattoria sociale e aziende Ulss fino a ora costrette a un passaggio fiscale in più per poter mandare i ragazzi in queste specifiche sedi di produzione agricola in campagna». Gli assessori Sernagiotto e Donazzan, dal canto loro, sottolineano come «risulti ampiamente dimostrato che l'attività agricola eserciti un ruolo fondamentale nei programmi terapeutico-riabilitativi di soggetti in difficoltà fisica, mentale o comportamentale e nei percorsi di inserimento lavorativo di fasce deboli della popolazione in situazioni di disagio sociale". «È opportuno ricordare - riprende Manzato - che la Regione del Veneto, già nei primi anni 2000, è stata tra le prime Regioni a definire, ai fini dell'applicazione della Programmazione Comunitaria per lo Sviluppo Rurale 2000-2006, le fattorie sociali come "le imprese agricole, come definite dal D.Lgs n. 228/2001, in grado di svolgere attività sociali nei confronti di persone diversamente abili. Successivamente, con l'applicazione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, il rapporto agricoltura/attività sociale è stato approfondito, e l'ambito di attività delle "fattorie sociali" è stato riferito ad alcune tipologie di offerta definite dalle norme regionali per il settore sociale». Attualmente in ambito regionale, si registra un notevole interesse da parte di alcune aziende agricole che, nonostante le notevoli difficoltà derivanti dall'innovatività di tale settore, promuovono iniziative ad alto valore sociale all'interno delle proprie strutture. Il gruppo di lavoro in materia di agricoltura sociale o solidale sarà costituito da: Dirigente regionale della Direzione Agroambiente (o delegato); Dirigente regionale della Direzione Servizi Sociali (o delegato); Dirigente regionale della Direzione del Lavoro (o delegato); cinque rappresentanti delle ULSS, esperti in materia di tutela dei minori, età evolutiva, area disabilità, anziani, salute mentale (1 per ULSS), designati dal Segretario regionale per la Sanità; un rappresentante per i Comuni del Veneto individuato dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani sezione del Veneto (ANCI Veneto); un rappresentante per ciascuna Associazione Professionale agricola, di cui al Tavolo Verde previsto dalla legge regionale 9 agosto 1999, n. 32; sei rappresentanti delle associazione costituite tra imprese agricole ed eventuali altri soggetti operanti in ambito del sociale, avente per obiettivo statutario lo sviluppo di attività sociali in ambito agricolo, su indicazione dei rispettivi assessorati.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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