Fantò, Psi: il Risorgimento del Nordafrica
Domenica 10 Aprile 2011 alle 23:06 | 0 commenti
Luca Fantò, Segretario provinciale del PSI Vicenza - Sabato 9 aprile, a Vicenza, presso l'auditorium "Canneti", alle ore 16 in un incontro-dibattito moderato dal Direttore de "Il Giornale di Vicenza", Ario Gervasutti e organizzato dal PD e dal PSI della provincia di Vicenza, si è parlato della situazione in nordafrica.
Il convegno organizzato da PSI e PD ha dimostrato la capacità culturale che i partiti sanno ancora esprimere, la necessaria capacità di elaborazione politica che la destra ed anche una parte del centrosinistra, da anni cerca di neutralizzare dietro la cortina di fumo alzata da parte sostanziosa dei media.
Hanno introdotto i lavori, il Segretario provinciale del PSI, il Segretario cittadino del PD Peroni e l'On. Sbrollini.
Il Direttore de "Il Giornale di Vicenza" Gervasutti ha poi moderato l'incontro cui hanno partecipato
Francesco Tempestini, deputato PD e membro della Commissione Affari Esteri;
Luca Cefisi, membro della presidenza del PSE e della Direzione Nazionale del PSI;
Khalid Chaouki, responsabile immigrazione dei Giovani Democratici;
Massimiliano Trentin Professore di Storia del medio oriente dell'Università di Padova.
Nelle due ore e mezza di interventi sono state approfondite le cause che hanno portato alle rivolte, l'analisi di chi siano i protagonisti delle rivolte, il ruolo dell'Europa e l'Italia nonchè i riflessi sulla politica internazionale e nazionale.
Si è sottolineato come la religione non sia assolutamente protagonista di tali rivolte e che gli integralismi, comunque presenti, sono stati emarginati dagli stessi rivoltosi. Si è chiarito come le rivolte non siano state suggerite od organizzate dall'esterno ma nascono spontanee e dall'interno degli stessi paesi coinvolti. Un nord africa che sta uscendo dall'arretratezza economica a cui era stato condannato dal colonialismo prima e dal proliferare dei regimi autoritari e corrotti poi. Si è auspicato come l'immigrazione diventi un ponte che avvicina il nordafrica all'Europa e per far ciò si è sottolineato come la gestione dell'immigrazione debba cambiare. Innanzitutto abolendo la "Bossi-Fini".
Non si è trattato quindi di un convegno privo di spunti originali.
Come la tesi che il fallimento della politica estera dell'Europa non sia causata dalla mancanza di unità bensì dalla conduzione delle forze politiche conservatrici. "Il governo italiano ha fallito di fronte al compito, impegnativo ma non impossibile, di dare un'accoglienza da paese civile ad alcune migliaia di profughi e di migranti, e di dimostrare solidarietà e responsabilità , recuperando nel Mediterraneo un minimo di autorevolezza, dopo i baciamano a Gheddafi" così Luca Cefisi, responsabile politiche europee del PSI e membro italiano della presidenza del Partito del Socialismo Europeo, intervenendo a un dibattito a Vicenza promosso dai partiti del centrosinistra sul tema "Pane e libertà . Il Risorgimento del Nordafrica".
"I tre governi di centrodestra di Francia, Germania e Italia sembrano dar vita ad una barzelletta: l'italiano fa il furbo, il francese cerca di fregare l'italiano, e tutti e due il tedesco. Questa caos immigrazione è anche un evidente fallimento del Partito popolare europeo e dei governi di centrodestra, litigiosi e incapaci di coordinarsi, anche perchè il loro preteso moderatismo è preso in ostaggio dell'estrema destra xenofoba, Sarkozy di Le Pen, Berlusconi di Bossi"
Ma si è parlato anche di Italia, e della necessità di capovolgere l'agenda politica dettata dalla Lega e fin qui accettata anche dalle forze moderate dell'opposizione come il PD e l'UdC.
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