Fantò: Psi contro le megareggenze, alunni dal "cognome straniero" non sono un'emergenza
Venerdi 12 Agosto 2011 alle 21:16 | 0 commenti
Luca Fantò, Segretario PSI provincia di Vicenza - Il PSI della provincia di Vicenza segnala con preoccupazione quanto sta accadendo intorno alla presenza di alunni di origine non italiana, nell'Istituto Comprensivo 2 di Montecchio Maggiore. Certo la situazione dell'Istituto è complessa come complesso è in generale insegnare, soprattutto nelle scuole statali oggi in Italia (foto d'archvio istituto comprensivo Alte).
Ma di certo non ci troviamo di fronte ad un'emergenza. Grazie al lavoro del personale docente e non docente e grazie anche all'impegno del Comune stesso che stanzia ogni anno fondi per sostenere i progetti proposti dal Collegio Docenti, all'Istituto Comprensivo 2 di Montecchio Maggiore non esistono emergenze ma solo efficace impegno quotidiano.
L'integrazione nelle scuole del vicentino è una pratica che naturalmente si svolge con successo . Ciò è possibile anche perchè gli alunni, pur avendo un cognome straniero, sono nati in Italia e quindi già con minime conoscenze della nostra lingua.
Proporre quindi la presenza di alunni dal "cognome straniero" come un'emergenza sembra poco appropriato. Poco appropriato e pericoloso poiché può dare la stura, ad esempio, a pseudo rivendicazioni folcloristiche di riappropriazione di un territorio che gli italiani, di Montecchio Maggiore e di tutto il vicentino, non hanno certamente mai smesso di sentire proprio.
Il PSI della provincia di Vicenza accoglie invece con soddisfazione la sollecitudine con cui l'Assessore provinciale Martini si è dimostrata pronta ad intervenire. E' infatti importante, vitale, che la Provincia intervenga sempre e con tempestività a sostegno degli Istituti scolastici vicentini che, grazie ai tagli alla scuola statale perpetrati dal governo di destra e di cui fa parte anche il partito dell'Assessore, hanno un costante bisogno di risorse umane ed economiche.
Il PSI vicentino è quindi certo che l'Assessore vorrà analizzare con attenzione la questione delle reggenze che stanno per essere assegnate. Creare "megareggenze", come sarebbe proprio nel caso in cui a Montecchio si volesse assegnare un'unica dirigenza per i due Istituti Comprensivi, getterebbe nel caos l'organizzazione della didattica ed anche della normale amministrazione. Ipotesi questa che va saggiamente scongiurata.
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