"Famiglia Naturale", Sanca Veneta: parità di trattamento dovrebbe essere un atto dovuto
Venerdi 24 Ottobre 2014 alle 14:59 | 0 commenti
Riceviamo da Matteo Visonà Dalla Pozza, di Sanca Veneta Sinistra Veneta Indipendentista, e pubblichiamo
Non ci sono Indipendenti-sti in Regione, altrimenti saprebbero che per essere consideratidiversi*, è necessario accettare il diverso** e offrir pari strumenti e pari diritti.
Eravamo appisolati, ma siamo stati svegliati qualche giorno fa da Pietrangelo Pettenò, che ci informava dell'intenzione dei gruppi consigliari del centro-destra veneto, di far approvare la mozione n. 270 del 4 luglio 2014, avente per titolo La famiglia quale nucleo naturale e fondamentale della società : la Regione celebri la “Festa della Famigliaâ€.
Detto e fatto, il Consiglio Regionale ha approvato la mozione con 30 voti a favore e 20 contrari.
Sarà un concetto particolarmente difficile, ma non ci riesce di capire come una famiglia omo, possa mettere in crisi una famiglia etero. Forse che le unioni tradizionali non hanno gli stessi problemi e conflitti di quelle particolari, o sono veicolo di solidarietà e cure diverse. Oppure può essere che in Sanca siamo convinti che la minoranza Veneta non sia tutelata e non goda delle stesse tutele riconosciute ad altri, e allora non ce la sentiamo di lottare contro i diritti di chi non è maggioranza. Sarebbe un po' come fare un torto a noi stessi e non ci va, né che qualcuno faccia finta di leggere in piedi, né di dover accettare che 30 persone decidano che ci sono affetti premiume e affetti miserium.Â
Nel Veneto che sognamo, c'è spazio per tutti senza distinguo su gusti sessuali.
Sono tutti Etero con i diritti degli Altri.
*Nel senso delle peculiarità culturali, storiche e linguistiche.
**Nel senso del sesso, i gusti di letto, il colore della pelle.
P.S. Nell'invito precedente la seduta si specificava che qualcuno vorrebbe svilirne l’impegno equiparandola ad una qualsiasi forma di unione affettiva e che la sua mancata tutela avrebbe provocato un aumento del crescente fenomeno dell’instabilità familiare, che comporta gravi conseguenze sociali ed economiche anche per i bilanci pubblici: traumi infantili, contenziosi legali, interventi del tribunale dei minori, richiesta di nuove case popolari, nuove povertà da separazione, aggravio di costi per i servizi sociali, eccetera concludendo evidenziando che ci sia la necessità di  famiglie solide, in cui un uomo e una donna si assumano l’impegno di aiutarsi reciprocamente in modo stabile e duraturo, generando ed educando i figli alla responsabilità e al rispetto delle regole e infine Non vogliamo negare a nessuno la libertà di scegliere altre forme di unione, ma dobbiamo riconoscere che queste ultime non danno alcun contributo al bene comune e pertanto riguardano soltanto la sfera privata degli individui.
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