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“Sua Santità chiede di perseverare nell’impegno a favore della persona umana, per l’adeguata tutela dei valori tradizionali”. Arianna Lazzarini, la vicecapogruppo della Lega Nord in consiglio regionale del Veneto e prima firmataria della legge approvata pochi giorni fa sulla famiglia naturale, aveva scritto una settimana fa una lettera a Papa Francesco in cui lo informava della sua iniziativa in fase di approvazione in aula.

Dopo soli sette giorni è arrivata una risposta dall’Assessore per gli affari generali della Segreteria di Stato monsignor Peter Brian Wells (clicca qui per visualizzarla integralmente).

Ma le parole del Papa riportate all'inizio e riprese dalla risposta non contengono né il termine “famiglia” e nemmeno quello “naturale”.

Vengono utilizzati, invece e non certo per caso, i termini “persona umana” e “valori tradizionali”.

Come ad esempio quello dell’amore.

Quello sì che dovrebbe essere naturale, in qualsiasi tipo famiglia. 

Questo (invece?) il commento di Lazzarini alla lettera:

“Il Santo Padre mi incoraggia a proseguire nel mio lavoro a favore della persona umana e del diritto dei genitori all’educazione dei figli secondo i propri valori e non su Documenti Standard europei su cui non sono d’accordo. Questa missiva di Papa Francesco mi rafforza nei miei obiettivi futuri e certifica la bontà di quelli appena condotti a termine. Le mie iniziative a sostegno della famiglia tradizionale, troppo spesso vilipesa, non si esauriscono qui: la lettera del Santo Padre, impegnato in questi giorni nella chiusura della prima fase del Sinodo, mi induce ancor più convintamente ad andare avanti, forte anche dell’appoggio della larga maggioranza che in aula ha votato a favore della mia mozione”.