Falsi abiti griffati, Manzato: lotta senza tregua alle contraffazioni. Grazie alle Fiamme gialle
Venerdi 9 Settembre 2011 alle 12:47 | 0 commenti
Franco Manzato, Regione Veneto - "Brava la Guardia di Finanza, bene le ordinanze di custodia cautelare, auspico condanne esemplari e anche verifiche nel tempo perché i colpevoli non possano più riprovarci". Franco Manzato, assessore alla tutela del consumatore del Veneto, saluta con queste parole l'operazione resa nota oggi dalle Fiamme Gialle, che hanno scoperto e represso un giro di falsi abiti griffati prodotti al sud e smerciati al Nord da una organizzazione criminale" (foto d'archivio).
"Contro falsi e truffe ribadisco l'esigenza della tolleranza zero - ha detto ancora Manzato - e il massimo controllo anche sociale, contro reati che non devono e non possono avere alcun complice, neppure il silenzio per ‘distrazione'. Sono in gioco gli interessi di tutti: degli operatori onesti e dei consumatori, in primo luogo, ma anche di ogni singolo cittadino che finisce per pagare i mancati introiti fiscali di una filiera che apparentemente non esiste ma che danneggia tutti, e che in questo caso ha visto coinvolti nel giro di denaro anche persone che godevano di misure comunali antipovertà .. Noi come Regione sosteniamo le sinergie tra istituzioni, categorie e forze dell'ordine in questa azione di contrasto. Proprio la scorsa settimana abbiamo presentato un'azione di contrasto al prodotto contraffatto nel settore dell'occhialeria, rivolto ai cittadini, affinchè si sentano coinvolti direttamente in questa lotta e segnalino eventuali fenomeni di malaffare. Noi come Regione sosteniamo le sinergie tra istituzioni, categorie e forze dell'ordine in questa azione di contrasto. Proprio la scorsa settimana abbiamo presentato l'accordo contro i prodotti contraffatti nel settore dell'occhialeria, rivolto ai cittadini affinchè si sentano coinvolti direttamente in questa lotta e segnalino eventuali fenomeni di malaffare. Molto meglio un controllo in più, anche se a vuoto, piuttosto che una truffa - ha concluso l'assessore - che finiremo per pagare anche sul buon nome dei nostri prodotti nel mondo, ma che in altri settori può addirittura compromettere la salute".
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