Falde acquifere del Veneto, Pettenò: frenare i prelievi a prezzi irrisori
Venerdi 8 Novembre 2013 alle 15:05 | 0 commenti
Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale della Federazione della Sinistra veneta - Stop allo sfruttamento indiscriminato delle falde acquifere del Veneto. Torna a chiederlo Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale della Federazione della Sinistra veneta, con una interrogazione alla Giunta che sollecita il governo veneto a rendere noti i dati relativi al prelievo industriale di acque per imbottigliamento e ai relativi importi dei canoni di concessione.
“Ci sono multinazionali, come la Coca Cola HBC Italia – dichiara Pettenò – che in Veneto godono di condizioni di assoluto e ingiustificato valore. Lo stabilimento di Nogara della Coca Cola, infatti, preleva oltre 1,3 miliardi di litri di acqua minerale che paga alla Regione Veneto meno di 14 mila euro l’anno: se una tale quantità d’acqua fosse consumata dai cittadini della provincia di Verona, sarebbe pagata mediamente 45 volte di più, ovvero quasi 600 mila euroâ€. Pettenò chiede che si ponga un freno allo sfruttamento delle risorse idriche del Veneto aumentando i canoni di concessione e le tariffe e adeguandoli alla quantità d’acqua effettivamente prelevata dal sottosuolo, e non solo una tassa sull’imbottigliato come avviene attualmente. “Le risorse che la Regione introita da concessioni e tariffe – conclude Pettenò – dovrebbero essere investite nel miglioramento del servizio idrico pubblico, tutelando fiumi, sorgenti e l’acqua degli acquedottiâ€.
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