Faccia a faccia Fit-Aim, il problema dei biglietti nelle rivenditorie è risolto (forse)
Venerdi 22 Marzo 2013 alle 15:43 | 0 commenti
Confcommercio Vicenza - FIT (Federazione Italiana Tabaccai) - Confcommercio Vicenza ha aperto il dialogo con AIM sul problema della mancanza di biglietti per gli autobus in alcune tabaccherie e rivendite della città . La questione è stata affrontata in un faccia a faccia, tra Paolo Colla, amministratore unico di AIM, Giampaolo Rossi, direttore di AIM Mobilità , Davide Giuliari e Alberto Gaspari, rispettivamente presidente e vicepresidente della Fit-Confcommercio provinciale.
I rappresentanti dei tabaccai hanno riferito le difficoltà di gestire la situazione attuale, poiché è difficile far capire ai clienti che si recano nei punti vendita e non trovano i biglietti per l'autobus, che a loro volta i tabaccai non hanno potuto acquistare i titoli di vendita da Aim. Di fatto Aim Mobilità , cambiando alcune modalità della distribuzione dei ticket, ha lasciato sprovviste alcune rivendite a cui era scaduto il contratto, senza però dare comunicazione ai cittadini delle possibili conseguenze.Â
Ma ora la situazione pare tornata alla normalità . I dirigenti dell'azienda di trasporto hanno infatti chiarito che il nuovo contratto non prevede modifiche sostanziali delle condizioni già applicate all'attuale distribuzione dei titoli di viaggio e che c'è la volontà a collaborare affinché la vendita di ticket sia capillare e possa essere garantito il servizio ai cittadini. Tant'è che giovedì prossimo, 28 marzo, è in programma un nuovo incontro, nel quale AIM Mobilità illustrerà ai dirigenti Fit-Confcommercio le proprie strategie future, in modo che i tabaccai siano informati e a loro volta possano dare indicazioni agli utenti su come utilizzare al meglio i mezzi pubblici.
"Considerando che le tabaccherie sono di fatto il primo "front office" dell'azienda di trasporto pubblico locale - spiega Davide Giuliari, presidente provinciale della FIT - Confcommercio - una maggiore condivisione degli obiettivi è condizione indispensabile affinché ogni punto vendita possa fornire informazioni corrette ai cittadini e favorire così una mobilità più sostenibile".Â
"Non credo - continua - sarà difficile trovare un'intesa in tal senso. Di certo non possiamo metterci a discutere le strategie aziendali di AIM Mobilità , orientate verso la diffusione delle biglietterie automatiche e dell'acquisto del titolo di viaggio via sms, ma possiamo senz'altro sostenere la bontà del servizio di vendita offerto dalle 200 circa rivendite di biglietti in città e nella prima periferia, un servizio sul quale i cittadini sanno di poter contare. Se venisse meno, credo che i costi ricadrebbero sugli utenti. Già ora acquistare il biglietto sull'autobus costa 2 euro anziché 1,20 euro dal tabaccaio; acquistarlo con l'sms costa 20 centesimi in più rispetto al prezzo della rivendita, a cui va aggiunto il costo del messaggio. Va anche tenuto conto che, studenti a parte, la maggioranza degli utenti degli autobus - conclude Giuliari - sono persone anziane con poca dimestichezza di macchinette automatiche e messaggini col cellulare; ritengo che poter acquistare i biglietti in un punto vendita comodo, dove ci sia qualcuno in grado all'occorrenza di dare le informazioni richieste dall'utente, sia un servizio che merita di essere preservato".
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