Ex Galvanica di Tezze, Chisso: controllo inquinamento con fondi legge speciale
Mercoledi 15 Febbraio 2012 alle 23:25 | 0 commenti
Renato Chisso, Regione Veneto - Saranno i fondi della Legge Speciale per Venezia a garantire la salvaguardia dai rischi derivanti dall'inquinamento di cromo esavalente che contamina il suolo e la falda sottostante all'ex Galvanica PM di Tezze sul Brenta. Si tratta di un contributo straordinario di 800 mila euro, finalizzato a cofinanziare gli interventi di emergenza già in atto in attesa della definitiva bonifica dell'area, reperiti "grazie alla rimodulazione e alla ottimizzazione delle risorse regionali destinate al risanamento della laguna e del territorio del bacino scolante - ha ricordato l'assessore regionale Renato Chisso - riposizionando alcune risorse della Legge speciale non utilizzate e individuando gli interventi da finanziare con quelle disponibili".
Il provvedimento in questione, che era stato proposto dalla Giunta veneta ed è stato approvato dal Consiglio regionale, "riposiziona" un complesso di 80 milioni di euro e, in questo caso, mette la laguna veneziana al sicuro dai potenziali pericoli causati dal cromo esavalente e garantisce anche la salute pubblica a tutti i livelli.
A seguito dell'inquinamento riscontrato nella ex galvanica, la società ETRA (Energie Territorio Risorse Ambientali) di Bassano del Grappa ha condotto attività di prelievo e depurazione delle acque contaminate della falda acquifera sottostante, contaminazione rimasta pressoché inalterata con concentrazioni di cromo esavalente mediamente /l (microgrammi/litro)ï§ïsuperiori ai 100-200 mg/kg sul terreno e ai 1000 /litro in corrispondenzaï§ïnella falda, con valori che raggiungono i 20.000 delle vasche di cromatura.
L'area interessata dall'inquinamento, in parte percorsa dalla falda acquifera e definita in idrologia "plume", si estende su una superficie di 2.500 metri quadrati e ha profondità di circa 56 metri al di sotto del piano campagna. Il presidio idraulico è rappresentato da una serie di pozzi di emungimento ubicati subito a valle del "focal point", che intervetta le acque inquinate e le invia all'impianto di depurazione presente in sito, realizzato alcuni anni fa per limitare e controllare il deflusso dei contaminanti. Nel febbraio del 2009, il Comune di Tezze sul Brenta ha approvato il progetto preliminare di bonifica dei suoli e della falda dell'area ex Galvanica PM. Attualmente sono in corso ulteriori verifiche tecniche (campo prova), che si concluderanno a dicembre 2012. I dati acquisiti saranno utilizzati per redigere il progetto definitivo. Sino a quando non sarà attuato tale progetto, l'area sarà mantenuta in sicurezza mediante l'emungimento e il trattamento delle acque contaminate.
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