Ex Centrale del Latte, Variati: prima dell'estate a San Bortolo l'area su via Medici
Venerdi 7 Ottobre 2011 alle 16:22 | 0 commenti
Comune di Vicenza - "Comunque vada, l'area dell'ex Centrale del Latte verso via Medici sarà consegnata al quartiere di San Bortolo prima dell'estate". L'annuncio è del sindaco Achille Variati che questa mattina ha effettuato un sopralluogo con l'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza. Con loro c'erano anche il parroco di Cuore Immacolato di Maria don Antonio Gonzato, Giancarlo Albera e alcuni altri rappresentanti del comitato di quartiere che chiede l'assegnazione dell'area alla comunità (qui il servizio con la "protesta" inscenata sabato scorso, qui il servizio video di oggi).
"Non ho trovato corretto - ha esordito il sindaco - che il mio predecessore abbia concluso l'operazione della vendita Centrale del Latte finanziando il nuovo teatro senza preoccuparsi della bonifica e dell'abbattimento del vecchio stabilimento. Noi, in questo modo, abbiamo ereditato un'area da 12 mila metri quadrati, con un "osso" di edificio da demolire per una spesa di almeno 2 milioni di euro. Soldi che non abbiamo. Ma al quartiere dico di cominciare a ragionare sull'utilizzo pubblico di una parte dell'area".
Due, per il sindaco, sono infatti gli scenari possibili, non appena saranno completati i lavori di bonifica del terreno ex industriale che non appaiono, al momento, particolarmente impegnativi: "Se entro fine ottobre, data fissata dall'assessorato all'urbanistica per la presentazione delle proposte da inserire nel primo Piano degli interventi, si sarà fatto avanti un privato interessato ad un'operazione in quest'area, potremo pensare al suo recupero complessivo, riservando la parte verso via Medici alla comunità e discutendo con quest'ultima il suo utilizzo pubblico. Se per quella data il privato con i soldi non ci sarà , terminate le indagini ambientali obbligatorie, la striscia su via Medici sarà comunque separata dal testo dell'area ex industriale ed assegnata al quartiere, con un intervento di minima per raccordarla alla strada, che immagino pedonale. L'idea è infatti quella di abbattere il muro e creare finalmente la piazza che questo quartiere non ha mai avuto, proprio di fronte alle opere parrocchiali e alle scuole. Quanto alla palazzina uffici su via Mentana, se ci saranno privati disposti ad investire rientrerà nel progetto generale. In caso contrario verificheremo la possibilità di un intervento di minima, anche dal punto di vista economico, per un suo utilizzo pubblico parziale, in attesa di tempi migliori per la rinascita dell'intero complesso".
Procedono, nel frattempo, gli interventi di verifica ambientale sui terreni, finanziati con 50 mila euro dalla Regione. "Da oltre un anno - ha ricordato l'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza - la ditta Sinergeo di Vicenza sta eseguendo operazioni di caratterizzazione e monitoraggio della falda e dei suoli. Le indagini riguardano in particolare la zona a sud, dove all'inizio del secondo scorso c'erano le officine e le cisterne di carburante delle ferrotranvie. In quest'area la prima fase delle verifiche ha evidenziato alcuni superamenti del valore limite di idrocarburi, piombo e nikel. Nel pozzo artesiano, invece, è stato rilevata, in forma molto contenuta, la contaminazione "storica" da tricloroetilene proveniente dall'Alto Vicentino. In questi giorni si stanno scavando nuove trincee esplorative per completare le indagini. Come realizzare la bonifica, lo dirà entro l'anno la conferenza di servizi con la Provincia che dovrà indicare gli interventi obbligatori da eseguire in relazione ai risultati delle indagini attualmente in corso e della destinazione d'uso dell'area. Data la tipologia d'inquinamento fin qui emersa, non mi aspetto prescrizioni particolarmente pesanti. Nel caso fosse necessario procedere al pompaggio dell'acqua, dovremo sostenere una spesa di circa 30 mila euro".
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