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Riceviamo dall'assessore al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, e pubblichiamo Immaginavo fosse un disastro ma questa è la tragedia nella tragedia. A pagare in questa vicenda sono due soggetti deboli: il risparmiatore e il lavoratore dipendente. In tutto questo i responsabili paiono non doversi nemmeno ricercare. Se un'azienda va male c'è sempre una somma di responsabilità e di concause, ma il metodo di lavoro che ho sempre registrato nell'approfondimento delle aziende in crisi quando mi presentavano un piano di esuberi è sempre partito da una analisi seria delle ragioni e delle responsabilità.

Non si pensi che la Regione, con me assessore al lavoro, non affronti con il medesimo atteggiamento questo piano di esuberi: chiederò piano industriale, cause e ragione delle cause del dissesto finanziario, vorrò avere notizia sulle responsabilità. 

Io restò convinta che una azione di responsabilità debba essere fatta con grande serietà e spero si siano già attivate le competenti autorità di vigilanza. Le risorse che si recupereranno dovranno servire sia per i risparmiatori danneggiati che per sostenere piani di ricollocazione e riqualificazione per i lavoratori in esubero. Questo chiedo normalmente alle aziende che dicono di voler licenziare, questo chiederò alla Banca Popolare di Vicenza.