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Estasi di S. Francesco di Giambattista Piazzetta il 25

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 21 Settembre 2010 alle 23:19 | 0 commenti

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L'"Estasi di S. Francesco" di Giambattista Piazzetta ritorna a palazzo Chiericati dopo il restauro grazie all'intervento della Fondazione Monte di Pietà

L' "Estasi di San Francesco" di Giambattista Piazzetta ritorna a palazzo Chiericati dopo il restauro. Sabato 25 settembre alle 17 nella Sala del Capitolo del palazzo del Monte di Pietà (Ca' del Monte 13) verrà presentato il restauro del dipinto curato dalla Direzione dei Musei Civici del Comune di Vicenza e della restauratrice Francesca Faleschini.

Ancora una volta la Fondazione Monte di Pietà è intervenuta a sostegno dell'attività di conservazione dei Musei, facendosi carico del restauro di uno dei capolavori assoluti della Pinacoteca. Dopo Luca Giordano e Antonio Bellucci, è ora la volta di Giambattista Piazzetta, esponente di spicco della scuola pittorica veneziana del ‘700, con l' "Estasi di S. Francesco".
La grande tela, in origine nella chiesa vicentina di Aracoeli, collocata di fronte all' "Immacolata" di Giambattista Tiepolo, fu acquistata dal Comune nel 1933 e da quella data figura, insieme a quest'ultimo dipinto, tra le opere principali del Museo.
La tela è stata assegnata al 1729 da Adriano Mariuz, cui si deve una folgorante lettura critica del dipinto, descritto come "una vesperale scena di passione, in cui si esprime il divario fra l'umanità affranta nel suo limite corporeo e il mistero imperscrutabile della divinità". Giocato su tonalità calde e affocate, l'opera combina il tema dell'estasi con quello delle stigmate del Santo, reso con intenso pathos e forti contrasti chiaroscurali.
Il restauro effettuato è stato preceduto da analisi scientifiche per approfondire la tecnica esecutiva del pittore e determinare le scelte dell'intervento. Non ha riguardato il supporto del dipinto, già rifoderato nel corso di precedenti restauri (1911), mentre si è intervenuti sugli strati pittorici, sottoposti a operazioni di consolidamento, minuziosa pulitura e reintegrazione, volte a ridare una corretta e brillante lettura della cromia originaria.
Nel pieno rispetto della conservazione dell'opera, l'intervento di restauro ha proceduto alla rimozione chimica degli strati oleo-resinosi, che offuscavano le cromie originali e che erano stati applicati in passato come ravvivanti e protettivi. Ha inoltre riportato alla luce particolari pittorici e velature non più apprezzabili.

A cura Comune di Vicenza


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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