Essere incalzati è vivere male: lo sostiene Verlato di Vicenza Riformista
Giovedi 15 Novembre 2012 alle 21:36 | 0 commenti
Riceviamo da Adriano Verlato, Vicenza Riformista, e pubblichiamo
Non è facile partire con un ragionamento dopo tutte le notizie che quotidianamente si affastellano una sull'altra. Cerchiamo di farlo con quella più fresca: Obama ha vinto. Quello che si leggeva sui giornali in questi giorni , con tutta la suspense del caso, era, per me che scrivo queste righe, una doccia gelata. Avesse vinto Romney, gli Usa avrebbero avuto un presidente pericolosamente conservatore e con sensibilità sociale ed economica a livello zero.
La riconferma del presidente c'è , invece stata e, pure, più sostanziosa delle previsioni generali. Ora ci aspettiamo, mister Obama, i suoi affondi sulla fiscalità e sulle regole della finanza in generale.
Situazione dei partiti. Tutti ne parlano male, tutti affermano che sono, oramai, alla canna del gas. Ma non è del tutto così. Pd, Udc e Sel, pur con qualche piccola variazione in giù o in su, mantengono una loro fisionomia e, sia concesso dire che,con le primarie aperte del centrosinistra, il primo e il terzo stanno dando una bella dimostrazione di democrazia. In particolare Bersani , con la rinuncia a nascondersi dietro le norme dello statuto, dimostra di essere quella brava persona che è che sarebbe bene tutti imparassero a conoscere. Anche l'intervista a cinque di ieri sera è stata la dimostrazione che, in politica, non tutti sono politicanti. Rispetto, tempi giusti e concretezza sono emersi nitidamente. Non interessa qui dire chi abbia vinto la tenzone. Si è espresso garbatamente il proprio pensiero e, cosa per molti inattesa, si è visto che i punti di contatto tra i vari contendenti sono molti di più di quanto non appaia su giornali e dibattiti tv. Evidentemente nel Pd e nel possibile alleato Vendola, c'è una base su cui costruire qualche cosa di buono.
La Lega, che con Maroni sembrava aver trovato una certa sobrietà , ha ripreso, proprio con lui, a straparlare di Nord, di futuro ritiro dei deputati dalle Camere, di referendum sull'euro e altre amenità che si pensava, dopo Bossi, fossero oramai da baule in soffitta. Sembra ad ora, che l'unico leghista ad avere un certo senso della realtà sia rimasto il governatore Zaia. Ma, Visti i precedenti, tengo il giudizio sospeso.
Si lavora da mesi per una nuova legge elettorale. Si sta cercando una soluzione equa,equilibrata, magari su un modello europeo che ha già dato buona prova di sé, una legge che consenta a chi vince di governare senza ricatti? Neanche per sogno. Il Pd vorrebbe un doppio turno di collegio con il quale ogni forza politica si presenta su un certo territorio e chi prende più voti va in Parlamento. La destra - Pdl ed ex An - cerca una soluzione ch indebolisca il possibile vincitore ( i sondaggi sono favorevoli al centrosinistra). Il centro di Casini è per una soluzione proporzionale con un basso premio di maggioranza. Questa soluzione porterebbe ad un certo equilibrio delle forze in campo e una difficile governabilità . Risultato? Data la delicata situazione economica del Paese, il presidente della Repubblica assegnerebbe nuovamente il governo a Mario Monti. E dell'Italia, delle sue esigenze di votare con una buona legge che permetta ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti, chi se ne occupa? Quasi nessuno. Quelli che avrebbero l'idea giusta non hanno la forza sufficiente per imporla e devono abbozzare. Il nostro carattere e la nostra indole rifiutano le cose semplici e il machiavellismo emerge ad ogni piè sospinto. Ricordo un fatto personale. Avevamo costituito un'associazione per il Partito democratico e dovevamo preparare uno statuto. Ci siamo trovati per 6 mesi con gente che veniva da Padova, Venezia Verona ed abbiamo discusso anche sulle virgole del testo che prevedeva il giusto, ma anche tutte le possibili varianti, interpretazioni e possibili accadimenti fossero mai potuti verificarsi. Alla fine lo approvammo e dopo pochi mesi ci fu la decisione di costituire il Pd che avrebbe naturalmente avuto un suo statuto originale. Tante disquisizioni e discussioni per nulla.
La situazione economica continua a preoccupare. I conti sono in ordine, ma gli effetti dei provvedimenti, fin qui assunti dal governo, non fanno ancora sentire i loro effetti. E questo, a sentire persone di scienza ed equilibrio, era prevedibile. Ma non è tutto qui, naturalmente. Le risorse disponibili devono essere utilizzate per esodati, terremoti, disastri naturali e tante altre emergenze,; quello che rimane consente, solo in piccola parte, di aiutare le famiglie in difficoltà e quindi dare un po' di ossigeno alla domanda. Su tutti questi problemi c'è la spada di Damocle delle future elezioni. Dovesse arrivare un nuovo governo che mettesse mano alle riforme fin qui realizzate dal governo Monti, riperderemmo la stima che il nostro premier a riottenuto in Europa e, quel che è anche peggio, scatenerebbe nuovamente la speculazione dei mercati.
Ci sarebbe ancora tanto altro che ci incalza, ma , per ora, mi fermo qui,
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